L'azzurra, già bronzo nella specialità a Tokyo 2020, ha chiuso dietro l'americana Haley Danz. "La gara è stata durissima, ma mi sono veramente sorpresa di me stessa. Sono stata solidissima in tutte le tre fazioni"
CIP/Luca Pagliaricci
ROMA - Veronica Yoko Plebani è medaglia d'argento nel triathlon PTS2 femminile ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. L'azzurra, già bronzo nella specialità a Tokyo 2020, ha chiuso la gara in 1:15.31, preceduta dall'americana Haley Danz (oro 1:14.31) e seguita dall'altra atleta Usa Allysa Serly (bronzo con 1:16.33).
"Con un percorso così duro non pensavo fosse possibile arrivare a questo risultato - ha commentato l'atleta -. A Tokyo l'ho realizzato nel momento in cui l'ho fatto, adesso non ci posso credere di aver preso una medaglia così. La gara è stata durissima, ma io mi sono veramente sorpresa di me stessa. Sono stata solidissima in tutte le tre fazioni".
Almeno ottanta gli amici di Veronica arrivati fino a Parigi per assistere alla sua gara dagli spalti: "È stata una doccia d'amore incredibile - ha aggiunto Plebani -. Anche a Tokyo c'era un po' di tifo, ma vedere le facce amiche è tutto, avevo veramente una folla incredibile. Mi ha motivato tantissimo".
Sull'avvicinamento alle Paralimpiadi, Plebani ha spiegato che "gli ultimi tre anni sono stati difficilissimi per me. L'anno scorso pensavo di smettere, ora sono qui a fare questa gara e ottenere questo risultato. Non lo so, non ci sto credendo e finché non mi metteranno la medaglia addosso non penso che lo capirò".
Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Veronica Yoko Plebani? "Di tutto - assicura -. Sicuramente questa è stata la mia ultima gara di triathlon, quindi sono all'avventura a cercare tutte le attività, cose nuove da provare, esperienze nuove. Ho proprio voglia di vivere". Un messaggio potente, quello dell'atleta azzurra: "Il significato di questa medaglia è che l'amicizia è tutto. I miei amici sono stati incredibili negli ultimi anni. Mi hanno supportata tantissimo. Sono stati veramente anni duri, però all'inizio di quest'anno mi sono convinta di potercela fare. Ho abbandonato ciò che non mi faceva star bene. È difficile assolutamente trovare l'ambiente giusto, ma è vitale per crescere, per rifiorire".
(DIRE)