Tumore al seno, diminuisce il rischio reintervento a 120 giorni
Le linee guida internazionali identificano degli standard di qualita` delle Breast Unit per il tumore della mammella e in particolare per quanto riguarda gli interventi chirurgici, la soglia minima individuata e` di 150 interventi chirurgici annui, soglia che e` stata definita anche nel regolamento del ministero della Salute sugli standard quantitativi e qualitativi dell'assistenza ospedaliera. In Italia si osserva un'associazione tra volume di attivita` e reintervento a 120 giorni. In particolare, il rischio di reintervento a 120 giorni diminuisce fino a circa 150 interventi/anno, volume identificato come punto di svolta, e continua a diminuire all'aumentare del volume di attivita`. È quanto emerge dal Programma nazionale esiti (Pne) 2017 presentato questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta nella sede dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Nel 2016, delle 424 strutture ospedaliere che eseguono piu` di 10 interventi chirurgici per il tumore della mammella, 140 (33%) presentano volumi di attivita` in linea con lo standard, di contro al 27% dell'anno precedente. Se analizziamo il dato per Unita` Operativa di dimissione, la proporzione si riduce di molto: nel 2016 dei 521 reparti che effettuano piu` di 10 interventi/anno, 130 (25%) eseguono almeno 150 interventi. Nonostante nel 2015, la proporzione era del 21%, nell'ultimo anno di valutazione ancora 3 unita` operative su 4 non rispettano lo standard atteso, effettuando il 35% degli interventi complessivi su base nazionale. In merito alle Regioni, dal Pne 2017 emerge in particolare che nel 2016 mentre l'86,4% delle donne residenti in Puglia con tumore maligno della mammella ha eseguito l'intervento chirurgico nella propria regione, il 46% delle donne calabresi con carcinoma della mammella si e` rivolta a strutture di altre regioni. (DIRE)