Tunisini scomparsi: niente commissione, ma il governo si impegna
ROMA – Per ora non ci sarà nessuna commissione d’inchiesta, ma il Governo italiano ha comunque deciso di “assumere alcuni impegni precisi sui migranti dispersi nel canale di Sicilia”. Lo sottolinea una nota del Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza). Nella serata di ieri il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e il sottosegretario Domenico Manzione hanno incontrato Messaoud Romdhani, del Forum tunisino per i diritti economici, Marina Galati, vicepresidente del Cnca, Domenico Chirico, direttore di Un ponte per, e Oliviero Forti, responsabile Immigrazione della Caritas Italiana, che chiedevano al Governo italiano di dare risposte precise alle 300 famiglie dei tunisini scomparsi dopo aver intrapreso un viaggio verso l'Italia.
Nell’incontro di ieri i due esponenti del Governo si sono impegnati a promuovere un’indagine amministrativa sulle decine di dispersi tunisini nel naufragio avvenuto il 6 settembre 2012 a largo di Lampedusa, che suscitò in Tunisia diverse manifestazioni di piazza. Le famiglie degli scomparsi chiedevano a gran voce di avere notizie sui propri cari. Il ministero dell’Interno si è poi impegnato a raccogliere informazioni su altri 300 dispersi tunisini, i cui nominativi sono stati forniti al Forum tunisino per i diritti economici e sociali direttamente dalle famiglie.
Nulla di fatto, invece, per la commissione d’inchiesta italo-tunisina, sulla quale ieri le associazioni italiane e il Forum tunisino avevano organizzato una conferenza stampa alla Camera. Bubbico e Manzione hanno rimarcato la difficoltà di procedere in tale direzione senza la disponibilità del Governo tunisino. Infine, i due esponenti del Governo hanno espresso la propria disponibilità a progettare e sperimentare azioni che favoriscano il riconoscimento dei migranti che passano per mare. Il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, il Cnca, Un ponte per e la Caritas Italiana hanno espresso comunque soddisfazione per il fatto che, per la prima volta, “il Governo italiano ha ricevuto ufficialmente un rappresentante della società civile tunisina sulla questione dei migranti dispersi e si augura che quanto condiviso ieri sia solo il primo passo in direzione di una diversa gestione di tali situazioni “ e sottolineano la “forte attenzione dimostrata dalla Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato, che sosterrà – per quanto di sua competenza – lo sforzo delle associazioni tunisine”.