Ue. Eccedenza di bilancio di 6,4 miliardi: usiamoli per i rifugiati
ROMA - Usare i 6,4 miliardi di euro di disavanzo di bilancio per la crisi dei rifugiati. La proposta giunge dagli eurodeputati sul destino dei fondi versati dagli Stati all'Ue per l'anno 2016, e non utilizzati, e che quindi andrebbero restituiti attraverso una diminuzione dei loro contributi.
La notizia arriva nel giorno in cui l'Oim annuncia che, da gennaio ad oggi, sono arrivati in Europa attraverso il Mediterraneo 101.219 tra migranti e rifugiati. Come si legge in una nota, al fine di "onorare i propri impegni" su un emergenza che continua quindi a tenere impegnate le cencellerie dei Paesi in prima linea, l'Aula ha proposto di spendere quel denaro "in aiuti ai rifugiati", e "per far coincidere il contributo dell'Unione con i fondi fiduciari dell'Ue e il nuovo Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile".
Se circa 4,9 di quei fondi risultano inutilizzati, i restanto 1,5 figurano come "la perdita di gettito dovuta al deprezzamento della sterlina britannica rispetto all'euro". Una situazione che genera "un impatto negativo" sulle finanze dell'Unione, come i deputati hanno tenuto a sottolineare, e che inoltre considerano come "la causa principale della diminuzione delle entrate". Tale diminuzione "e' imputabile alla decisione unilaterale del Regno Unito di uscire dall'Unione". Tuttavia, e' stato evidenziato che "tutta l'Unione deve farsi carico della rettifica" e che tali costi "dovrebbero essere tenuti in considerazione durante le negoziazioni sul regolamento degli obblighi finanziari tra il Regno Unito e l'Unione". (DIRE)