Ue, giovani e migranti: l'europarlamento chiede di fare di più
"La maggioranza del Parlamento dell'Ue non ha ancora imparato la lezione": cosi' oggi Bernd Koelmel, deputata dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), sul voto a Bruxelles per un incremento delle spese di bilancio in capitoli chiave, dalle iniziative per i giovani ai progetti infrastrutturali fino alle politiche per i migranti. Il testo approvato ieri prevede un bilancio di oltre 161 miliardi di euro, due miliardi e 300 in piu' rispetto ai numeri proposti dalla Commissione dell'Ue.
Secondo Koelmel, tedesco, portavoce del Gruppo conservatori e riformisti sui temi di bilancio, le previsioni di spesa dovrebbero tener conto delle conseguenze della Brexit e della fine dei contributi di Londra. "Sappiamo che la Brexit e' in arrivo" ha detto il deputato. "Ciononostante la maggioranza del Parlamento europeo vuole accrescere ancora il bilancio; si vede che non ha ancora imparato la lezione". Gli incrementi di spesa previsti riguardano progetti come la Youth Employment Initiative, portata a 600 milioni; mentre parallelamente sono state respinte le richieste di tagli per la Connecting Europe Facility (Cef), il fondo per le opere infrastrutturali.
Sul fronte delle politiche per la sicurezza, via libera a un aumento dei fondi per Europol (+10 milioni). Su quello delle migrazioni, gli incrementi riguardano invece il Fondo asilo, migrazione e integrazione (+30 milioni) e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (+26 milioni). Emandamenti al testo della Commissione riguardano anche l'azione esterna, in particolare i rapporti con i Paesi a sud ed est dell'Ue. Gli aumenti sono nel complesso di 299 milioni di euro e non riguardano la Turchia, che resta comunque beneficiaria di fondi nel quadro delle trattative per l'ingresso nell'Unione. (DIRE)