Un nuovo inizio, per continuare insieme
Redattore Sociale cambia veste riunendo in un unico canale tutta la sua informazione sui temi del disagio e dell’impegno sociale. Un progetto che va avanti solo se camminiamo insieme
Storia delle testate di Redattore Sociale
Su queste pagine - che da oggi vedete rinnovate - raccontiamo da 18 anni il mondo del disagio e dell’impegno sociale. Con l’intento esplicito di leggere, interpretare e far conoscere un universo che per molti versi risulta ancora oggi sconosciuto ai più. In questo tempo abbiamo visto cambiare tante cose: anzitutto gli stessi fenomeni sociali, poi il linguaggio usato per raccontarli, non ultimo il panorama stesso dell’informazione. Oltre a noi, anche altre grandi e piccole redazioni giornalistiche hanno contribuito a gettare luce su realtà sociali che un tempo apparivano nascoste, incomprensibili, impalpabili. Gli spazi si sono allargati, specifiche iniziative editoriali hanno puntato specificatamente sul racconto del “fare” e del “fare bene”, e tutto ciò ha messo a fuoco le luci (e le ombre) di quel variegato universo che lega impegno civico e attenzione verso l’altro.
La chiudiamo qua?
Di fronte alle importanti evoluzioni avvenute nel mondo dell’informazione, potevamo anche decidere di chiuderla qua, la nostra avventura. Potevamo anche decidere di dichiarare conclusa ed esaurita questa curiosa esperienza di agenzia giornalistica quotidiana dedicata esclusivamente ai temi del sociale e confezionata da una redazione la cui sede centrale - per fermarsi al primo e neppure più importante elemento di originalità - si trova in periferia (presso la Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche). Potevamo uscire a testa alta con la medaglia al collo, potevamo dirci che in fondo il nostro progetto ha assolto in pieno al compito per il quale era stato avviato, perché è riuscito a indicare una strada e perché ha contribuito a far sì che, nel suo complesso, il panorama informativo nazionale restituisse ai lettori un racconto più attento, più rispettoso e più rigoroso delle dinamiche sociali.
Ma anche no!
E invece, abbiamo scelto di continuare e al tempo stesso di cambiare, perché quando si diventa maggiorenni - e da pochi mesi lo siamo - bisogna prendere onori e responsabilità. Questo è per noi un nuovo inizio, e la veste grafica rinnovata che vi accoglie sulle pagine del nostro sito web raffigura un impegno quotidiano che non abbandona le vecchie strade ma al tempo stesso ne cerca di nuove. Resta sulle strade vecchie perché ancora oggi molte delle notizie che pubblichiamo quotidianamente, altrove semplicemente non le trovate. E si incammina su nuove strade perché c’è ancora tanta vita rimasta ai margini, nascosta e disconosciuta.
Facciamo squadra
Ma la nostra - lo diciamo chiaramente ai nostri lettori - non è un’esperienza solitaria e non è affatto scontata. Lungo questo percorso non possiamo inoltrarci da soli. Nulla è eterno nel mondo dell’informazione, e ci vuole ben poco per esserne consapevoli, circondati come siamo stati e come siamo anche oggi da crisi aziendali che hanno costretto al ridimensionamento o alla chiusura agenzie di stampa, quotidiani, periodici, emittenti radiofoniche o televisive all’apparenza ben più solide di noi. La competenza e la professionalità, nel lavoro giornalistico e di documentazione, non si improvvisano e hanno i loro costi. A maggior ragione in un’epoca in cui abbondano le falsità o le mezze verità.
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