23 novembre 2016 ore: 10:42
Non profit

Un aiuto su misura: cresce il volontariato "versatile" dei Punti di comunità

Dopo due anni di sperimentazione, si rafforzano i 6 (per ora) luoghi della città dove persone di ogni età inventano soluzioni per bisogni sociali vecchi e nuovi. “È questo il vero welfare dal basso”. Tra i promotori, comune e il Csv Forum Solidarietà
Crowdfunding, volontariato, mani in cerchio - SITO NUOVO

PARMA - Difficile mettere un’etichetta ai Punti di Comunità, perché la loro forza sta proprio nella versatilità. C’è un problema? Il Punto si attiva per trovare la soluzione. Emerge un bisogno in un quartiere? I volontari si ingegnano per colmarlo. E ogni volta la strada è nuova.

Foto: Csv di Parma
Csv Parma. Volontari

È da pionieri fare volontariato nei Punti di comunità di Parma. Ci si inventano le camminate di quartiere perché gli anziani possano sentirsi meno soli; i tè nei parchi per intercettare chi è vulnerabile; i momenti informativi sui temi più svariati, dal fascicolo sanitario elettronico alle bollette, per aggregare le persone; i corsi (di pittura, di cucito, di scrittura, di cake design, di qualsiasi cosa) per costruire relazioni. Insomma succede un po’ di tutto, si dà spazio alla creatività e alle idee innovative con l’obbiettivo di fare comunità, di intercettare le persone fragili, di non lasciare indietro nessuno. Perché se il mio vicino di casa è felice, anch’io lo sono un po’ di più, se nessuno ha problemi, se tutti stanno meglio, è il benessere collettivo a crescere e a far volare il FIL, quella Felicità Interna Lorda che è il patrimonio più prezioso.

Dopo due anni di sperimentazione, oggi i Punti di Comunità sono sei, ben dislocati sulla mappa della città. Perché si vorrebbe che ogni casa avesse il suo a portata di mano. Sono ospitati nelle sedi di associazioni o in locali messi a disposizione dal comune. Tutti a piano terra, per essere il più possibile aperti verso l’esterno, accessibili senza filtri o barriere. Se c’è un filo rosso che li connota tutti, è l’aria che si respira quando entri, leggera ma rassicurante.

I volontari di San Lazzaro
Csv Parma. Volontari 2

Chi ti accoglie lo fa con il sorriso, apri la porta e ti senti già nel posto giusto. I volontari che rendono possibile tutto questo, hanno un cuore grande così, ma non solo. Sono persone preparate e competenti perché c’è tanta formazione a rendere forti le loro spalle.

Ma qual è l’identikit di chi si mette in gioco? Variegato. Sono persone di tutte le età, pensionati, ragazzi giovani… C’è chi è nel volontariato da una vita, chi ci arrivato attraverso un post di Facebook; e poi ci sono le persone espulse dal mercato del lavoro che trovano qui una nuova strada per colmare di senso il proprio tempo.

Valentina è una di loro, bella e giovane da fare invidia. È anche grazie al suo entusiasmo se è decollato il Punto San Lazzaro, un container sistemato all’ombra di alcuni tigli secolari, fra il verde degli Orti sociali degli anziani e i grandi condomini di quella che trent’anni fa era estrema periferia. “Perché sono volontaria qui? – dice Valentina, mentre i suoi occhi si illuminano – Per il piacere di fare qualcosa per chi abita nel mio stesso quartiere. È questo il vero welfare dal basso. Io ci ho sempre creduto. Quando ho scoperto il progetto non ho esitato un attimo, era quello che cercavo.”

Il progetto dei Punti di Comunità funziona, e ogni giorno si rafforza. Ci crede Forum Solidarietà, il Centro di servizio per il volontariato, ci crede il Comune di Parma, l’Ausl, Fondazione Cariparma e ci credono i cittadini. Fa ben sperare per il futuro. Anche quello è ricco di idee e nuove proposte; sono la certezza che il cammino dei Punti non si fermerà qui. (Francesca Moretti)

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