30 dicembre 2016 ore: 13:45
Economia

Un anno di spesa (e sostegno) negli empori solidali

A Bologna 112 famiglie si sono rivolte al 3 market di Case Zanardi, in totale sono 404 le persone, di cui 199 minori. In 42 hanno sostenuto un colloquio allo Sportello per il lavoro, 13 si sono iscritti ai corsi. Da novembre 2014 a oggi sono 225 i nuclei che hanno avuto accesso agli empori
Empori solidali - uomo con carrello, povertà, consumi

BOLOGNA - Nel 2016 sono state 112 le famiglie sostenute dal progetto Case Zanardi attraverso i 3 empori solidali attivi in città, Abba (20 nuclei), Capo di Lucca (75) e Beverara 129 (17). In totale si tratta di 404 persone, di cui 199 minori. Sono, fanno sapere dal Comune, nuclei in situazione di disagio lavorativo/alloggiativo o collocati nelle case per la transizione abitativa. Rete di welfare nata dal basso, Case Zanardi fornisce strumenti, saperi e opportunità a chi cerca lavoro, a giovani in cerca di formazione professionale, a chi ha bisogno di beni di prima necessità, e punta a valorizzare le risorse materiali e umane presenti sul territorio, contrastando lo spreco di beni, lavoro e relazioni e chiamando tutti i cittadini a partecipare. Sono 42 le persone che hanno sostenuto almeno un colloquio con lo Sportello Insieme per il lavoro, 13 quelle che si sono iscritte ai corsi di alfabetizzazione informatica, rinforzo linguistico, sicurezza, laboratorio di ricerca attiva, 1 ha avuto l’attivazione di un tirocinio, 4 l’attivazione dello scouting, 4 la formazione e 20 hanno svolto un colloquio di supporto alla ricerca di lavoro. Dal novembre 2014 a oggi sono 225 i nuclei familiari che hanno avuto accesso agli empori su segnalazione dei servizi sociali del Comune e dell’Azienda Usl oltre che delle associazioni della rete di Case Zanardi.

Per garantire l’approvvigionamento necessario a coprire i fabbisogni dei 112 nuclei familiari che attualmente fanno la spesa nei market, gli empori solidali di Case Zanardi organizzano raccolte di beni di prima necessità, in media 3 all’anno, accedono alla distribuzione mensile della Fondazione Banco Alimentare presso il magazzino di Imola e beneficiano di una quota di prodotti della campagna di raccolta alimentare organizzata ogni anno dal Banco Alimentare nei punti vendita della grande distribuzione in Italia. Per il 2016/2017 Case Zanardi ha ottenuto, in collaborazione con il Banco di solidarietà un contributo della Fondazione Carisbo di 30 mila euro per acquistare beni di prima necessità. Nel corso del 2016 sono state organizzate, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Nordiconad ed Eurospar, 3 raccolte di beni di prima necessità per sostenere gli empori solidali di Case Zanardi, il Banco di solidarietà di Bologna, le Cucine popolari e la Mensa dell’Antoniano: sono stati raccolti 48.046 prodotti per un valore di 43.970 euro.

Da luglio 2015 la rete Case Zanardi ha preso in carico la distribuzione di frutta e verdura attraverso la piattaforma gestita dalla Fondazione San Petronio per la Regione Emila-Romagna: nel 2016 sono stati distribuiti 2.371 quintali di prodotti ortofrutticoli a 4.650 persone attraverso 29 associazioni accreditate.

A settembre 2016 Case Zanardi ha partecipato, con Auser come capofila, alla raccolta di materiale scolastico “Una mano per la scuola” organizzata da Coop Alleanza 3.0: i volontari di Case Zanardi hanno raccolto nei 2 giorni dell’iniziativa presso il Parco Commerciale Meraville oltre 5 mila euro in materiale scolastico che poi è stato redistribuito alle famiglie che accedono agli empori solidali. Nel novembre 2016 alcuni dipendenti della Banca popolare di Milano (15 più 3 accompagnatori) hanno fatto volontariato presso il magazzino centrale degli empori solidali in via Capo di Lucca 37: in 3 giorni hanno inventariato più di 9 tonnellate di prodotti frutto della raccolta del 29 ottobre.

È in corso di attivazione una rete regionale degli empori regionali per favorire lo scambio di buone pratiche e ridistribuire le eventuali eccedenze alimentari tra gli stessi. Tra gli obiettivi della rete anche quello di creare una piattaforma logistica comune soprattutto per i prodotti donati dalle aziende. Per quanto riguarda Bologna, fanno sapere dal Comune, “gli empori solidali di Case Zanardi stanno provando a costituire una rete di aziende donatrici di prodotti in eccedenza o prossimi alla scadenza anche sfruttando le possibilità offerte dalla legge 166/2016 sulle donazioni alimentari”. (lp)

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