Un docente di sostegno su 4 è precario: Anief chiede la stabilizzazione
ROMA - Bene i 6.446 insegnanti di sostegno in più previsti dalla Buona Scuola, male che, dall’anno scorso a quest’anno, i posti di sostegno in deroga e quindi precari siano passati da 117.673 a 128.927: è la critica mossa dalla rivista specializzata Tuttoscuola ai provvedimenti del Miur in materia di sostegno scolastico e ripresa da Anief in una nota. Il sostegno, insomma, è tuttora un bacino di precarietà e instabilità: il contrario della continuità, da più parti evidenziata come elemento fondamentale nell’accogliere gli studenti disabili.
“I conti rassicuranti del Miur sul servizio didattico agli alunni disabili si sono sciolti di fronte all’evidenza dei numeri – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - Oggi abbiamo un docente di sostegno precario su quattro. Il governo, attraverso la delega ricevuta dalla Buona Scuola, ha un’occasione preziosissima: porre le basi per stabilizzare i 33mila docenti che mancano all’appello. Senza questo tassello, qualsiasi riforma è destinata a non produrre i risultati sperati. Lo dicono i numeri: dal 2006 ad oggi non è cambiato nulla, il numero degli alunni disabili è passato da 180mila a oltre 240mila, si è incrementata la quantità dei docenti di sostegno, ma in modo insufficiente perché la percentuale di presenza delle cattedre affidate ai precari rimane sempre altissima”.
Anief chiede quindi al governo di garantire l’applicazione del rapporto 1 docente di sostegno ogni 2 studenti disabili, ribadito dalla sentenza della Consulta n. 80/2010: l’unico modo è stabilizzare il personale specializzato su tutti i posti vacanti. Il sindacato ricorda infine la propria iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno”, che consente di fare ricorso per la corretta attribuzione delle ore di sostegno. Famiglie, docenti e dirigenti possono segnalare casi di “sostegno negato” all’indirizzo sostegno@anief.net.