26 febbraio 2016 ore: 14:39
Immigrazione

Un lavoro per i rifugiati che imparano a riparare le biciclette

Tra i futuri meccanici ci sono sei eritrei (tra cui una donna), un somalo e un nigeriano. Iniziativa dei volontari che si occupano della prima accoglienza alla Stazione centrale di Milano. "Dopo il corso di sei lezioni faranno pratica in alcune ciclofficine"
Immigrati imparano ad aggiustare biciclette

MILANO - Freni, cambio, pignone, corona: pian piano stanno diventando parole familiari per gli 8 giovani rifugiati che frequentano il corso di riparazione della bicicletta. Iniziativa nata grazie alla collaborazione tra l'associazione Sos Emergenza rifugiati Milano e Ciclobby. "Ci siamo posti il problema di dare loro l'opportunità di avere un lavoro", spiega Susy Iovieno, coordinatrice dell'associazione nata in Stazione Centrale con i volontari che da oltre due anni si occupano della prima accoglienza dei profughi che arrivano nel capoluogo lombardo. Tra i futuri meccanici di bici c'è chi ha già ottenuto lo status di rifugiato e chi è ancora in attesa di una risposta alla sua richiesta di asilo. Sono sei eritrei (tra cui una donna), un somalo e un nigeriano. "Dopo il corso di sei lezioni faranno pratica in alcune ciclofficine -aggiunge Susy-. E poi allestiremo una ciclofficina nel nuovo negozio di Passamano che sta per aprire anche a Milano. Si occuperanno di riparazioni ma anche di creare elementi di arredo con pezzi di bici, come tavolini o sgabelli". (dp)

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