Un progetto di vita per i minori stranieri non accompagnati
PALERMO - Promuovere i diritti dell’infanzia, migliorando e supportando i servizi dedicati ai minori stranieri non accompagnati e monitorando la loro presenza all'interno del territorio. E' quello che prevede il protocollo d’intesa tra il comune di Palermo e Unicef "Refugee and Migrant Response Italy", approvato nei giorni scorsi dalla giunta comunale. Il protocollo verrà ufficialmente sottoscritto nel corso di una cerimonia che si svolgerà il 19 dicembre prossimo a Palazzo delle Aquile. L’intesa ha la durata di un anno dalla data di sottoscrizione; prima della scadenza annuale, verrà realizzata una valutazione congiunta dello stato di attuazione del protocollo e le parti definiranno la prosecuzione dello stesso per un ulteriore anno. Con la sottoscrizione del protocollo, il comune e l’Unicef si impegnano a rafforzare la collaborazione già attiva, attraverso attività educative, formative e di supporto alle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati a Palermo, in stretto contatto con la Unità organizzativa Nomadi e Immigrati del Comune di Palermo e il costante confronto con il "Laboratorio della Città Educativa" ed il garante Cittadino per l'Infanzia e l'adolescenza Pasquale D'Andrea.
“Questo protocollo – dichiara il sindaco Leoluca Orlando – conferma il costante impegno dell’amministrazione comunale nei confronti dell’universo dell’infanzia e dell’adolescenza ed in particolare verso i minori stranieri non accompagnati. Testimonia, altresì, che mentre altrove si erigono muri, barriere e si intrecciano fili spinati, Palermo si dimostra, sempre di più, città dell’accoglienza e della solidarietà”. Per l’assessore alla Cittadinanza, Agnese Ciulla “questa iniziativa vuole coordinare il lavoro complesso di accoglienza dei minori ed è fortemente correlato alle metodologie che le singole comunità e strutture di accoglienza sviluppano in autonomia, il lavoro dei servizi sociali e degli altri enti pubblici coinvolti. Il protocollo con Unicef è coerente ed è uno degli strumenti applicativi necessari a dare forza e slancio al protocollo istituzionale per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, siglato il 9 novembre scorso”.
Per il Garante per l'infanzia e l'adolescenza Pasquale D'Andrea ”questa collaborazione è funzionale all'attivazione di un processo che mette al centro i ragazzi e le ragazze e partendo dai loro desideri e saperi, costruisce con loro un 'progetto educativo' che coinvolge non solo i 'tutori' nelle loro funzione, ma tutta la comunità. Inoltre l'aver previsto un monitoraggio costante non solo sui risultati ma su tutto il processo e il continuo rapporto con il laboratorio educativo rafforza la volontà di Palermo di definirsi "Città Educativa".
Gli obiettivi generali del protocollo sono: il rafforzamento di una rete locale per facilitare l'accesso ai servizi dei minori stranieri non accompagnati (istruzione, sanità, cultura, sport) anche supportando il percorso di avvio della sperimentazione sui tutori volontari, in collaborazione con il garante cittadino; la mappatura del sistema di protezione dei minori stranieri e dei minori in generale; lo sviluppo di un piano d'azione sulla capacità esistente di accoglienza e di strategie per ottimizzare le misure alternative ai centri; il sistema di monitoraggio sugli standard minimi: valutazione delle pratiche esistenti nei servizi di monitoraggio per i minori stranieri; l'assistenza tecnica per mettere le basi ad un processo partecipativo finalizzato alla valutazione del sistema di monitoraggio, al fine di identificare le criticità ed indirizzare un sistema armonico e coordinato; la documentazione e diffusione dei risultati per influenzare l'adozione a livello nazionale del sistema di monitoraggio; la partecipazione dei minori stranieri nel monitoraggio; il rafforzamento delle capacità degli operatori di prima linea in diretto contatto con i minori stranieri e gli altri professionisti; la realizzazione di un progetto pilota; la documentazione e disseminazione di buone pratiche per soluzioni alternative all’istituzionalizzazione; ricerca di famiglie di aiuto. (set)