Un rifugio per i senzatetto e i loro cani. Se ne occupa uno degli ospiti
BOLOGNA - Basta consultare la guida “Dove andare per…” dell’associazione Avvocato di strada per rendersi conto che a Bologna, su 9 dormitori, solo uno ha il canile. È il Rifugio notturno della solidarietà, in via del Gomito, nella periferia cittadina. Un posto decisamente fuori mano e lontano dal centro, che accoglie 22 uomini e 6 donne, offrendo, attraverso l’invio da parte dei servizi, accoglienza fino a 3 mesi. Ma, a parte gli ospiti, sono graditi anche 11 amici a 4 zampe che hanno uno spazio dedicato all’esterno: un canile con tanto di cucce e recinto. A occuparsene è G., ospite del Rifugio. Da 8 mesi si prende cura dei cani “con grande passione”, come racconta Valeria Turchi, referente del progetto. Quattro ore al giorno, in borsa lavoro. Pulisce le cucce, accudisce i cani, dà loro il cibo e l’acqua e si accerta che abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno. Prima c’era L., anche lui ospite del dormitorio, che se ne è occupato per un anno e mezzo ma adesso ha trovato un lavoro e ha lasciato via del Gomito. Al momento i cani sono 4, 2 sono degli ospiti e 2 in stallo grazie all’accordo con il Gruppo idea animalista.
“C’è stato un periodo in cui ospitavamo solo i cani di chi dormiva al Rifugio – racconta Valeria Turchi – adesso, forse a causa della crisi, i senzatetto con cani sono diminuiti. Adesso il progetto si è sviluppato in modo diverso ed è per questo 3 posti vengono riservati a cani maltrattati o abbandonati che passano attraverso l’associazione animalista”. E c’è anche il veterinario che passa a seconda delle necessità – vaccini, richiami e cure specifiche – ma anche ogni tanto a ‘sorpresa’ per controllare che tutto sia in ordine. Così come altri volontari si accertano che tutto sia a misura di cane. La collaborazione tra l’associazione e la casa va avanti dal 2006. “Riserviamo un’attenzione particolare sia agli animali che alle persone – aggiunge – affinché il rapporto con i cani sia un’opportunità”. La casa di via del Gomito 22 è una struttura su due piani con giardino dove i volontari non fanno mancare le attività per chi lì, ci vive. Non a caso durante tutto l’anno, tra spazi interni ed esterni, sono state diverse le performance musicali e teatrali grazie alla rassegna “Gomito a gomito”: non spettacoli degli ospiti ma per gli ospiti, “contenti di vedere gente nuova”. Ad assistere, tra gli altri, c’era S. nei suoi pantaloni giallo senape ed F., sui 60 ben distinto ma in pantofole come a voler sottolineare che lui era a casa. C’era anche M., “contento per le serate così… quando vedo gente nuova”. (irene leonardi)