Un vecchio scuolabus trasformato in casa del tè, per coltivare relazioni umane
ROMA - Giuseppe Spadafora, in arte Guisepi, viaggia attraverso l’America del nord a bordo della sua Edna Lu, un vecchio scuolabus trasformato in casa del tè. L’idea è quella di una piccola rivoluzione nonviolenta: offrire una tazza di tè verde a chiunque si regali un po’ di tempo per condividere un momento di conversazione e di scambio. Perché farlo? Semplicemente perché nella nostra società ce n’è tanto bisogno. Alla stregua di una piccola ape operaia intenta nell’impollinazione di quanti più fiori riesce a incontrare nel suo percorso, Guisepi porta e lascia dietro di sé un caloroso messaggio: coltivare il vivere comunitario, l’interazione umana, il benessere psicofisico e la condivisione del sapere.
La scelta di questo giovane potrebbe sembrare bizzarra e incomprensibile, in realtà nasconde degli obiettivi tanto preziosi quanto faticosi: creare occasioni che favoriscano l’incontro delle persone, al fine di promuovere i legami umani come veicolo per una maggiore comprensione dell’altro, del diverso; partendo da questa inaspettata connessione, incoraggiare la comunicazione, lo scambio di esperienze e di saperi (il bus-tè dispone anche di una piccola biblioteca a cui tutti possono attingere o ingrandire); infine, aiutare le persone a rallentare, così da avere il tempo per riscoprire il profumo della convivialità e per rendersi conto di quante cose ciascuno di noi potrebbe donare e condividere, senza avere in cambio nulla di materiale.
All’origine del Free Tea Party si cela ancora una volta la filosofia del dono, ma non solo. Ritroviamo il principio del vivere con lentezza, che ci ricorda che "tutto possiede la sua specifica velocità e spesso ci concentriamo troppo sulle cose fatte in fretta"; quello della sostenibilità e della permacultura, il cui dogma fondamentale è “prendersi cura del pianeta, avendo cura del suo popolo”; e infine il metodo DIY DIT (do it yourself, do it together, “fallo da te, fallo insieme ad altri”), in pratica riappropriarsi della capacità di curare se stessi, intervenendo direttamente sui propri bisogni e desideri.
Dal 2008 Guisepi ha offerto oltre 23 mila tazze di tè, lungo le strade cittadine, nelle piazze, nei parchi, nelle scuole e in occasione di eventi particolari come feste e festival. Centinaia di persone si sono fermate per sorseggiare lentamente una tazza di infuso, scambiando qualche parola, cantando una canzone e progettando un mondo diverso. La sua storia, i suoi viaggi, i suoi incontri possono essere ripercorsi visitando il suo sito (http://freeteaparty.org/index.html) e il suo blog (http://freeteaparty.org/blog/), ricchi di foto e di video attraverso cui assaporare l’aroma del tè, nonché della mappa dei luoghi raggiunti finora. La sua rivoluzione ha ispirato tante persone in tutto il mondo, dal Canada all’Australia, che oggi quotidianamente mettono a bollire l’acqua per dei perfetti sconosciuti. (chiara donati)