Una casa per i senza dimora: così la "Cena dell'Amicizia" festeggia 50 anni
MILANO - Una nuova casa per senza dimora, un libro di ricette e un ciclo di appuntamenti culturali: la Cena dell'Amicizia festeggia così i suoi 50 anni di storia. Risale all'8 maggio del 1968, infatti, la prima cena di un gruppo di ragazzi milanesi di un oratorio nel quartiere Città Studi insieme ad alcuni senza dimora. Un nuovo modo, allora, per esprimere la vicinanza a chi viveva in strada, che andava oltre la semplice elemosina. La "Cena del martedì" è rimasta un appuntamento fisso e nel corso degli anni da quel gruppo di studenti è nata una vera e propria associazione, che ora gestisce un Centro notturno maschile e uno femminile e un Centro diurno, aperti tutto l'anno. Nelle prossime settimane verrà inaugurata "Casa di Alessia”, un nuovo appartamento condiviso in grado di ospitare, con il supporto di un educatore e dei volontari, fino a 6-7 persone in autonomia (sia uomini che donne).
“Cena dell’Amicizia ha rappresentato fino a oggi una palestra di vita per molti giovani, che qui hanno imparato il valore del servizio agli altri -ricorda Carla Gussoni, presidente dell'Associazione-. È stata anche un punto di riferimento e di appartenenza per centinaia di persone in difficoltà, che hanno trovato in questo gruppo di volontari un sostituto della rete familiare di cui erano privi. E vogliamo che per il futuro sia ancora di più così: per fare in modo che ciò accada, dobbiamo rimettere in discussione il nostro operato, rimodulando le risposte in base alle esigenze di chi chiede il nostro aiuto e muovendoci nella direzione di un cambio generazionale dei volontari”. Il mezzo secolo di attività viene festeggiato anche con un libro, “Cen'è per tutti, 50 ricette conviviali per chi ha tanti amici”, edito da Altreconomia, con la prefazione di Michele Serra e 10 ricette di grandi chef come Enrico Crippa, Claudio Sadler, Simone Rugiati, Viviana Varese, Pietro Parisi, Stefano Cerveni e Allan Bay, illustrate da artisti di differenti generazioni (Federico Maggioni, Francesco Poroli, Chiara Dattola, Guido Scarabattolo).
Cena dell’Amicizia ha in programma per tutto il 2018 tanti appuntamenti di approfondimento e di festa. Si parte venerdì 23 marzo, con la partecipazione al 7° Forum delle Politiche Sociali. A partire dalle ore 10.00, infatti, si terrà presso la Casa dei Diritti una tavola rotonda a tema “Fare rete per includere: 50 anni di Cena dell’Amicizia” durante la quale interverrà la Presidente dell’associazione, Carla Gussoni , insieme a Magda Baietta (Associazione Ronda della carità), Antonio Papi Rossi (Avvocati per niente), Vittoria D’Avanzo (Comune di Milano) e Giovanna Procacci (Libera). Moderatore, Andrea Gazziero, psicologo e coordinatore dei servizi di accoglienza di Cena dell’Amicizia. "Vogliamo lavorare sempre di più in rete con gli altri enti che, come noi, si occupano di emarginazione sociale e mantenere alta l’attenzione sul tema dei diritti, primo fra tutti quello della residenza anagrafica -spiega Carla Gussoni-. Senza residenza anagrafica chi vive in strada non ha accesso ai servizi sociali, a quelli sanitari, non può votare. Insomma è completamente emarginato. A Milano solo il Municipio 1 concede la residenza fittizia ai senza dimora, ma con un tetto massimo di 400 nominativi". Fino a circa un paio di anni fa, migranti o senza dimora potevano chiedere la residenza fittizia ad alcune associazioni o enti: in pratica il loro indirizzo di residenza diventava quello dell'associazione stessa. Un escamotage legittimo, ma non sempre di facile gestione per le associazioni, tanto che ora hanno messo di offrire questo servizio. È un compito che ora spetta ai municipi. L'articolo 10 del Regolamento che istituisce i Municipi a Milano è chiaro: "I Servizi Demografici di Municipio rilasciano… la residenza anagrafica delle persone senza fissa dimora". Di fatto, però, solo il Municipio 1 si è attrezzato, soprattutto per mancanza di fondi. Problema che potrebbe essere presto superato, visto che è allo studio all'assessorato ai Servizi sociali un bando per affidare questo servizio nei singoli municipi a realtà del terzo settore.
I festeggiamenti continuano il 3 maggio, con un evento serale nella splendida Sala d’Onore della Triennale di Milano, durante il quale gli amici di una vita si riuniranno attorno a un tavolo per consumare la cena di compleanno dell’associazione. Lo chef Stefano Cerveni proporrà per l'occasione un menù particolare e durante la serata verrà proiettato un video sui cinquant’anni dell’Associazione realizzato da Giuseppe Baresi, regista e docente alla Scuola del Cinema “Luchino Visconti” e all’Accademia di Belle Arti di Brera.Previa prenotazione, inoltre, sarà possibile partecipare alla visita guidata del Museo del Design della Triennale di Milano.
Per l’autunno, invece, è previsto uno spettacolo che coinvolgerà l’affascinante mondo del tango: il 31 ottobre, infatti, presso il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano, andrà in scena “Maria de Buenos Aires”, a firma di un grande maestro del tango come Astor Piazzolla, con testi di O.Ferrer. Si tratta di uno spettacolo di musica e danza scritto esattamente 50 anni fa e capace di far rivivere sul palco le suggestive atmosfere dei ”barrios porteños”, dove il tango diventa metafora della vita e dell'amore. L’evento conclusivo dei festeggiamenti del cinquantesimo dell’associazione si svolgerà il 16 novembre, con il convegno “Cena dell’Amicizia: 50 anni di percorsi di accoglienza con le povertà estreme", un incontro aperto a tutti che si svolgerà presso l’Università Cattolica di Milano, durante il quale esperti e operatori del settore si confronteranno su tematiche importanti come l’emarginazione e l’abitare. (dp)