Una famiglia di rifugiati troverà casa in parrocchia: quasi pronto il bilocale che l’accoglierà
Don Massi
ROMA - Una parrocchia che si apre “concretamente” all’accoglienza di una famiglia di rifugiati e che ospita le testimonianze di volontari che i migranti li chiamano ogni giorno per nome: denso di spunti di riflessione, ieri sera, l’incontro nella parrocchia San Giovanni Battista de la Salle, a Roma, dove è stato presentato il volume “I santi della misericordia. Itinerari a Roma e dintorni”, edito da Ecra e scritto da Laura Badaracchi con i reportage fotografici di Stefano Dal Pozzolo. - I diritti d’autore dell’autrice sono destinati a quattro realtà che operano a fianco di persone in difficoltà, tra cui il progetto Ripa (acronimo di Rinascere insieme per amore), promosso dai frati minori nella parrocchia di San Francesco a Ripa grande a Trastevere. Qui i frati insieme ai volontari, come Francesco e Mariella, accolgono stabilmente una ventina di persone, migranti e italiane: nel convento trovano una casa, un punto di riferimento.
don Massimiliano Nazio |
E un analogo servizio di accoglienza si propone la comunità di San Giovanni Battista de La Salle: “Nei locali parrocchiali stiamo ricavando un bilocale (camera da letto, bagno, soggiorno con angolo cottura) dove vivrà una madre con i suoi figli, di origine africana o palestinese”, ha annunciato il parroco don Massimiliano Nazio. I lavori sono a buon punto e fra un mese circa dovrebbero essere conclusi. Fra i parrocchiani, c’è chi ha donato dei mobili, chi coperte e lenzuola, chi vestiario, chi il proprio lavoro. Segno tangibile che “una parrocchia qualcosa può fare, invece pensiamo sempre che a queste situazioni ci debbano pensare gli altri, l’Onu, il Governo, le istituzioni. Ma tutti possiamo fare la nostra parte; nel nostro piccolo, cerchiamo di rispondere all’appello che papa Francesco ha rivolto a conventi, santuari, parrocchie, chiedendo di aprire le porte ai rifugiati”, ha commentato don Nazio. Che pensa anche a organizzare “Pane, amore e compagnia”, pranzi di persone senza dimora e volontari insieme, nel teatro parrocchiale. “I tavoli ci sono, ora dobbiamo allestire una cucina industriale, ma intanto ci organizzeremo preparando i pasti in quella “casalinga” che abbiamo allestito nei locali parrocchiali: prepariamo panini e bevande calde da portare a chi vive per strada. Ma abbiamo pensato di invitarli in parrocchia e condividere con loro il pasto, in un clima familiare. Speriamo di poter partire a maggio”. Per informazioni, www.parrocchiadelasalle.org. (lab)