Una famiglia per i minori afgani, appello delle MammeMatte
ROMA - Sei minori afghani sono in attesa di famiglie disponibili ad accoglierli in Lombardia o Liguria. L'associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, conosciuta come La Rete delle MammeMatte, che si occupa di trovare famiglia ai bambini che non ce l'hanno, risponde alla richiesta del Tribunale e del ministero e, con il progetto #Ospitazione dedicato all’emergenza afghana, rilancia l’appello. Con questo progetto l'associazione, che si occupa soprattutto di adozioni speciali e affidi, si è aperta all'accoglienza dei minori non accompagnati e dei nuclei mamma bambino afghani, all’interno di una rete di famiglie "che hanno già ampiamente dato la loro disponibilità e che sono pronte a mettersi in gioco, in concerto con i sistemi di accoglienza istituzionali".
Secondo i dati del ministero dell'Interno, ricordano le MammeMatte, i profughi afghani arrivati in Italia sono circa 5.000 di cui 25 minori non accompagnati e 4 nuclei mamma-bambino. Nell'ambito del sistema di accoglienza Sai è prevista un'attività di sostegno agli affidamenti familiari, in linea con il progetto educativo individualizzato del minore, come intervento complementare all'accoglienza in struttura. Il Ministero riconosce ai comuni che ne fanno richiesta un contributo giornaliero nella misura massima di 45 euro, per l'accoglienza di ogni minore straniero non accompagnato, in affido famigliare o nell'ambito di strutture autorizzate. Inoltre, al fine di favorire l'accoglienza in ambito famigliare dei minori stranieri non accompagnati, sono stati finanziati con i fondi Fami sette progetti nell'ambito dell'avviso denominato “promozione dell'affido nel quadro del sistema nazionale di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati” pubblicato nel novembre 2020.
Dunque, le famiglie residenti in Lombardia o in Liguria disponibili a dare #Ospitazione a questi minori afghani possono scrivere a emergenzamama@gmail.com. Le MAmmeMatte suggeriscono inoltre alle famiglie disponibili ad una eventuale accoglienza di minori e nuclei mamma-bambino afghani di contattare il proprio comune di riferimento.