4 maggio 2015 ore: 16:04
Immigrazione

Una nave di legno alla Biennale di Venezia, l'arte che "salva" i migranti

Progettata dopo la fine di Mare nostrum, l'installazione sarà battuta all’asta da Christie’s a ottobre. Il ricavato andrà al Cir, per sostenere il salvataggio dei profughi in mare. Fino ad allora, sarà ormeggiata in locations strategiche di Venezia
L'opera di Vik Muniz realizzata dagli artisti veneziani del Polo Nautico Veneto Lampedusa alla 57° biennale di Venezia

L'opera di Vik Muniz realizzata dagli artisti veneziani del Polo Nautico Veneto

L'opera di Vik Muniz realizzata dagli artisti veneziani del Polo Nautico Veneto
Lampedusa alla 57° biennale di Venezia

VENEZIA - Una nave di legno a grandezza naturale sulle acque della laguna di Venezia per raccogliere fondi a favore del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) e sostenere le azioni di salvataggio dei profughi nel Mediterraneo. “Lampedusa” è un’istallazione galleggiante su larga scala che verrà lanciata domani durante la 56sima Biennale d’Arte di Venezia, opera  dell’artista Vik Muniz realizzata dagli artisti veneziani del Polo Nautico Veneto.

- La struttura è coperta da materiale che riproduce la prima pagina del giornale La Nuova Venezia datata 4 ottobre 2013, il giorno seguente alla tragedia di Lampedusa in cui persero la vita 366 persone. Fino al prossimo ottobre la barca verrà rimorchiata e ormeggiata in locations strategiche della città lagunare.

L’opera, concepita poco dopo la fine dell’Operazione Mare Nostrum, voleva soprattutto riaffermare il pericolo in agguato ogni volta che diminuisce l’attenzione e il supporto ai rifugiati nel Mediterraneo. Ma dopo la morte per affogamento oltre mille persone che cercavano di raggiungere l’Europa tra il 12 e il 19 aprile di quest’anno, l’opera si è trasformata in un progetto di salvataggio: una piattaforma per una missione di fundraising con l’obiettivo di aiutare il Cir a far fronte alla crisi nel Mediterraneo. Un’asta di beneficienza si terrà a Christie’s Londra il prossimo ottobre 2015.

Vik Muniz, oltre che artista, è Ambasciatore di buona volontà del’Unesco. È coinvolto in progetti educativi e sociali in Brasile e nel mondo. Il suo documentario Waste Land (2010) è stato candidato agli Oscar e ha vinto il Sundance Audience Award per il Migliore Film. Nel Gennaio 2013 ha ricevuto il Crystal Award del World Economic Forum. (gig) 

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