Ungheria, venti i migranti arrestati. Profughi in viaggio verso la Croazia
ŠID (Serbia) - Una ventina di persone trattenute dalla polizia ungherese, tra cui 4 bambini da soli. È questo il bilancio degli scontri avvenuti nel pomeriggio di ieri, 16 settembre, al confine tra Serbia e Ungheria. “Inizialmente, la polizia ha aperto i varchi e le persone hanno cominciato a passare, soprattutto donne e bambini, poi sono indietreggiati e hanno caricato con proiettili al sale, lacrimogeni e idranti senza distinzioni tra migranti, attivisti e giornalisti – racconta Anna Irma Battino di Melting Pot Europa, al confine da qualche giorno per portare avanti #overthefortress, la staffetta di solidarietà organizzata nei Balcani da Global Project –. Le persone sono scappate ma non tutte sono riuscite a uscire”. - Tra coloro che sono stati trattenuti secondo quando sono riusciti a ricostruire gli attivisti di Global Project parlando con i migranti che, al termine delle cariche, si sono contati per capire chi mancava, “ci sono 4 bambini da soli, una donna, un ragazzino di 15 anni e altre persone – continua Battino che sottolinea la difficoltà di parlare con autorità e polizia –. Per gli adulti si potrebbe profilare un processo per direttissima e poi l’espulsione o il carcere, mentre i bambini sarebbero affidati a strutture specializzate”. Da 2 giorni in Ungheria è entrata in vigore la legge che punisce con l’arresto chiunque entri illegalmente nel Paese (si rischiano pene fino a 3 anni) ed è un crimine danneggiare la nuova barriera di filo spinato che tratteggia il confine con la Serbia. Da ieri, la frontiera è completamente chiusa. Dopo gli scontri, i migranti si stanno spostando verso la Croazia a bordo di autobus messi a disposizione dalle autorità serbe. “Poche centinaia sono rimasti al confine con l’Ungheria, senza beni primari né assistenza, chi è ancora lì si è seduto davanti alla barriera e c’è chi ha iniziato lo sciopero della fame – racconta Battino – Sperano di riuscire a passare prima o poi ed è difficile dissuaderli”.
La staffetta #overthefortress è rimasta a Röszke, in Ungheria, fino a questa mattina e in queste ore si sta spostando verso il confine tra Serbia e Croazia, per monitorare la situazione. A Šid, città al confine con la Croazia, è stato allestito un campo di prima accoglienza. È lì che si stanno dirigendo i migranti dopo che il premier croato Zoran Milanovic ha dichiarato: “Siamo pronti ad accogliere i migranti o a indirizzarli dove vorranno andare”. In queste ore sarebbero già 5 mila quelli entrati nel Paese. Battino resterà in Croazia fino a domani, stasera arriveranno altri 4 attivisti a dare il cambio alla staffetta. “Ora il lavoro si concentra sulla documentazione e sull’informazione – conclude – Mostriamo ai migranti le mappe, per far vedere loro dove sono e come spostarsi per proseguire il loro viaggio verso l’Europa”. (lp)