19 febbraio 2018 ore: 12:31
Famiglia

Unicef ai partiti: "Facciamo un patto?". Le 9 proposte a tutela dei minori

In Italia 1 milione e 292 mila bambini vivono in povertà assoluta. L’Unicef chiede ai candidati un patto di fiducia con i 10 milioni di bambini e adolescenti. “La povertà minorile in Italia non è solo privazione materiale, ma è soprattutto povertà di opportunità e di inclusione sociale”. Possibile aderire alla petizione online
Unicef Facciamo un patto - Campagna Unicef 2018

Foto Unicef

ROMA - In Italia 1 milione e 292 mila bambini vivono in povertà assoluta. A ricordarlo è l’Unicef, che sottolinea come negli ultimi anni il tasso di povertà assoluta dei bambini in Italia è peggiorato. “Nel 2015 quasi l’11% dei bambini viveva in povertà assoluta, nel 2016 il 12,5%. Per questo l’Unicef chiede ai candidati un “patto di fiducia con i 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia”, lanciando 9 proposte ai candidati per un’Italia a misura di bambini e ragazzi, a partire dalla riduzione della povertà. Da oggi al 18 marzo sarà inoltre attiva una petizione online “Facciamo un patto?” con cui tutti potranno sostenere le richieste dell’Unicef Italia ai candidati.  E’ possibile aderire su unicef.it/facciamounpatto

- Dichiara Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia: “La povertà minorile in Italia non è solo privazione materiale, ma è soprattutto povertà di opportunità e di inclusione sociale. I bambini e i ragazzi che vivono in povertà subiscono svantaggi sul piano dell’istruzione, di cure sanitarie adeguate, di cibo sano, di alloggi salubri, di giochi, di sport e di vacanze”.

Da qui le nove proposte dell’organizzazione. Eccole.
Povertà ed esclusione sociale: dimezzare l’incidenza della povertà minorile entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.   
Protezione: adottare gli obiettivi della campagna Unicef #ENDviolence e garantire l’alfabetizzazione digitale nei curricula scolastici.
Salute: adottare una legge sull’allattamento materno nei luoghi pubblici; migliorare le politiche a sostegno di ospedali e comunità amiche dei bambini; assicurare servizi di mensa scolastica uniformi.
Istruzione e tempo libero: aumentare la copertura degli asili nido; attuare il Piano per l’edilizia scolastica e accesso per tutti alle attività culturali e ricreative.
Partecipazione: ascoltare i bambini e i ragazzi, e fare in modo che partecipino alle definizioni delle politiche che li riguardano.
Ambiente: ridurre l’inquinamento investendo in fonti di energia più pulite e negli spazi verdi; rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico.
Cooperazione: raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL dei fondi dedicati all’Aiuto Pubblico allo Sviluppo e adottare gli obiettivi della campagna UNICEF #Sperduti.
Politiche e investimenti: rispettare i tempi del prossimo Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza; rendere pubblici i fondi stanziati per i bambini attraverso un Rapporto annuale.   
Prima di tutto bambini: assicurare che le politiche e le leggi prestino attenzione ai più vulnerabili; adottare un linguaggio pubblico rispettoso delle differenze.

Per garantire sostenibilità a tale proposta, l’Unicef Italia chiede al futuro Governo di incontrarsi annualmente in occasione del 20 novembre “Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” per fare il bilancio degli impegni presi e ascoltare opinioni e proposte dei bambini e ragazzi stessi. 

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