25 gennaio 2017 ore: 16:25
Immigrazione

Unicef e Ue insieme per i minori soli rifugiati e migranti in Grecia

Supporto a oltre 6.000 bambini rifugiati e migranti, fra cui anche minori non accompagnati, in Grecia. A intervenire in modo congiunto Unicef e Unione Europea. L'azione sara' finanziata attraverso lo strumento di sostegno di emergenza dell'Unione...
Minori non accompagnati, ombre su muro

Supporto a oltre 6.000 bambini rifugiati e migranti, fra cui anche minori non accompagnati, in Grecia. A intervenire in modo congiunto Unicef e Unione Europea. L'azione sara' finanziata attraverso lo strumento di sostegno di emergenza dell'Unione, che consente alla Commissione Europea di finanziare operazioni di emergenza all'interno dell'Unione.

In un momento in cui la Grecia sta affrontando dure condizioni climatiche, il progetto aiutera' a tenere al sicuro e protetti i bambini rifugiati e migranti, e a garantire loro accesso a sistemi di protezione dei minori e istruzione. In questo modo i bambini avranno la possibilita' di ricominciare le proprie vite dopo essere fuggiti da guerra, conflitto e privazioni, ristabilendo la loro capacita' di recupero e routine.

"Questa e' la prima volta in cui l'Unicef e la Commissione Europea lavorano insieme per fornire assistenza umanitaria ai bambini rifugiati all'interno dell'Unione. Il progetto - ha dichiarato Panayotis Carvounis, Capo della Rappresentanza della Commissione ad Atene - affrontera' i maggiori problemi riscontrati nella risposta all'emergenza, cosi' da assicurare protezione, sicurezza e senso di normalita' ai bambini in transito e alle loro famiglie. Ci concentreremo in particolare su quei bambini che non sono accompagnati da un familiare adulto, visto che sono fra i soggetti piu' vulnerabili e che hanno bisogno di supporto immediato".

Si stima che siano 21mila i bambini rifugiati e migranti in Grecia. Molti di loro soffrono di grave stress psicosociale causato dalle difficili esperienze vissute, dalle dure condizioni di vita nei luoghi in cui vivono i rifugiati e dalla persistente insicurezza. A prescindere dall'eta', sono in molti a non frequentare la scuola, in media da due anni.

"Questi bambini - ha spiegato Laurent Chapuis, Coordinatore dell'Unicef per la risposta alla crisi dei rifugiati e dei migranti in Grecia - sono stati sradicati senza averne colpa, hanno perso le loro case, la possibilita' di ottenere un'istruzione scolastica, e alcuni hanno perso la famiglia. Questa iniziativa di 8,5 milioni di euro potra' fare molto per riportare un senso di stabilita' nelle loro vite incerte e per fornire loro un riparo, servizi di protezione dell'infanzia e accesso a istruzione formale e informale".

Un'enfasi particolare verra' posta sui servizi per i bambini non accompagnati, a 400 dei quali sara' garantito un alloggio provvisorio mentre attendono l'esame della loro richiesta di asilo, riunificazione familiare o ricollocamento in Grecia o in altra parte in Europa. Altri 6.000 bambini vulnerabili e donne che vivono all'aperto o in contesti urbani beneficeranno di supporto psicosociale, case management e saranno rinviati a servizi di protezione per l'infanzia specializzati.

L'istruzione e' stata identificata come una delle priorita' per i bambini rifugiati e migranti e per i loro genitori in Grecia. Questi bambini non hanno solo perso anni di formazione scolastica, ma anche una forte percezione di stabilita' e normalita' nelle loro vite, aggiungendo, allo stress preesistente, ansia e frustrazione, privandoli di un contesto scolastico in cui possano apprendere e sentirsi amati, che li potrebbe aiutare ad affrontare gli sconvolgimenti nelle loro vite.

Su richiesta delle autorita' greche, l'Unicef si concentrera' inoltre sulla fornitura di istruzione non formale di qualita' a circa 5.000 bambini rifugiati e migranti. Cio' comprendera' corsi sulla loro lingua madre e su competenze necessarie per la vita per i bambini a rischio, compresi coloro che non frequentano la scuola e quelli non accompagnati. Gli spazi di apprendimento temporanei saranno allestiti all'aperto, in contesti urbani e anche in centri sociali per tutti i gruppi di eta', dai 3 ai 17 anni. L'Unicef, inoltre, supportera' il ministero dell'Istruzione affinche' venga assicurato l'accesso all'istruzione. (DIRE)

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