17 dicembre 2015 ore: 10:14
Famiglia

Unicef: nel 2015 oltre 16 milioni di minori nati in zone di conflitto

Secondo l'organizzazione, ogni due secondi un bambino viene alla luce nel mezzo di un conflitto, spesso in circostanze spaventose e senza accesso a cure mediche. Nel 2015 1 bambino su 8 tra tutti i nati sono venuti al mondo nelle zone in guerra
Bombe in siria, guerra

ROMA - Secondo l'Unicef, ogni due secondi un bambino viene alla luce nel mezzo di un conflitto, spesso in circostanze spaventose e senza accesso a cure mediche. Nel 2015 oltre 16 milioni di bambini sono nati in zone di conflitto - 1 bambino su 8 tra tutti i bambini nati quest'anno nel mondo. "Troppi bambini iniziano la propria vita in circostanze inaccettabili - durante un conflitto, una catastrofe naturale, in condizione di estrema poverta', di malattie e malnutrizione. Sono bambini in pericolo, che non hanno scelta, che conoscono l'inferno quasi prima di nascere", ha dichiarato Giacomo Guerrera, Presidente dell'UNICEF Italia. "Per questo Natale abbiamo lanciato la campagna di raccolta fondi 'Bambini in pericolo' per chiedere a tutti un impegno di solidarieta'. E' possibile inviare un sms o chiamare il numero 45594 per garantire a milioni di bambini vulnerabili istruzione, protezione e assistenza".

Alcuni drammatici dati Unicef sui bambini in pericolo:
- Nei primi nove mesi del 2015 oltre 200.000 bambini hanno richiesto asilo nei paesi dell'Unione Europea, aggiungendosi ai 30 milioni di bambini nel mondo costretti a lasciare le proprie case nel 2014 a causa di guerra, violenza e persecuzione. Risultano sfollate molte piu' persone adesso che durante la II Guerra Mondiale.
- Oltre 250 milioni di bambini - 1 su 9 - vivono in paesi e aree in conflitto e devono affrontare ostacoli enormi per la loro salute, la loro istruzione e il loro benessere.
- Oltre 500 milioni di bambini vivono in aree in cui le inondazioni sono estremamente comuni e circa 160 milioni vivono in zone soggette ad un elevata siccita'.
- I bambini rappresentano quasi la meta' di tutte le persone che vivono in estrema poverta', anche se costituiscono un terzo della popolazione mondiale.

Nei paesi colpiti da conflitti come Afghanistan, Repubblica Centrafricana, Iraq, Sud Sudan, Siria e Yemen, o durante viaggi pericolosi per scappare dai conflitti, i bambini neonati e le loro madri affrontano rischi enormi. Le donne in gravidanza rischiano di partorire senza cure mediche e in difficili condizioni igieniche. Oltre ai conflitti, la poverta', gli effetti del cambiamento climatico e la mancanza di opportunita' stanno rendendo questi bambini ancor piu' vulnerabili e milioni sono stati costretti ad affrontare viaggi pericolosi lontani dalle loro case. "I recenti e ambiziosi accordi presi dai leader del mondo sui cambiamenti climatici e su una nuova agenda per lo sviluppo globale rappresentano un enorme opportunita' se vogliamo rendere concrete le nostre promesse per i bambini piu' vulnerabili", ha continuato Guerrera.- "Possiamo rendere il 2016 un anno di speranza per milioni di bambini e non un anno di disperazione".

Dal 14 dicembre fino al 3 gennaio 2016 sara' possibile sostenere la campagna Unicef 'Bambini in pericolo' e donare:
- 2 euro per ciascun SMS al 45594 inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali.
- 2 euro per ciascuna chiamata fatta al 45594 da rete fissa Vodafone e TWT.
- 2 oppure 5 euro per ciascuna chiamata effettuata al 45594 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

I fondi raccolti saranno interamente devoluti alla campagna "Bambini in pericolo" per garantire istruzione, protezione, assistenza, istruzione a milioni di bambini vulnerabili. Sostieni la campagna Unicef "PER OGNI BAMBINO IN PERICOLO" con donazioni su www.unicef.it/bambininpericolo. (DIRE)

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