24 novembre 2015 ore: 10:15
Famiglia

Unicef: oltre 500 milioni di bimbi in aree con inondazioni

Secondo un nuovo rapporto dell'Unicef, pubblicato a pochi giorni dall'inizio della 21esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21), piu' di mezzo miliardo di bambini vive in aree con alta incidenza dI inondazioni e 16...
Kenya, inondazione

Roma - Secondo un nuovo rapporto dell'Unicef, pubblicato a pochi giorni dall'inizio della 21esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21), piu' di mezzo miliardo di bambini vive in aree con alta incidenza dI inondazioni e 160 milioni in zone ad altissimi livelli di siccita'; i bambini sono cosi' fortemente esposti agli impatti dei cambiamenti climatici. I bambini che vivono nelle zone a rischio di inondazione sono 530 milioni; di cui: oltre 300 milioni vivono in paesi in cui piu' della meta' della popolazione in condizioni di poverta' - con meno di 3,10 dollari al giorno; oltre 270 milioni vivono in paesi con scarso accesso a servizi igienico-sanitari adeguati; quasi 100 milioni in paesi con scarso accesso all'acqua potabile; oltre 400 milioni in paesi con (in proporzione) alti tassi di mortalita' per diarrea; 10 milioni in paesi con alti tassi di mortalita' per malaria.

I bambini che abitano in aeree ad altissimo livello di siccita' sono circa 160 milioni: di questi, oltre 50 milioni vivono nei paesi in cui piu' della meta' della popolazione in condizioni di poverta'; quasi 70 milioni in paesi con scarso accesso a servizi a servizi igienico-sanitari adeguati; quasi 60 milioni in paesi con scarso accesso all'acqua potabile. "I numeri sottolineano l'urgenza di agire ora", ha detto il Direttore generale dell'Unicef Anthony Lake.

 "I bambini di oggi sono i meno responsabili dei cambiamenti climatici, ma essi, e i loro figli, sono quelli che ne vivranno maggiomente le conseguenze. E, come spesso accade, le comunita' svantaggiate devono affrontare le minaccie piu' gravi". Il cambiamento climatico significa piu' siccita', inondazioni, ondate di caldo e altre condizioni meteorologiche avverse. Questi eventi possono causare morte e devastazione, e possono anche contribuire a diffondere le principali cause di mortalita' infantile, come la malnutrizione, la malaria e la diarrea. La stragrande maggioranza dei bambini che abitano in aree a rischio estremamente elevato di inondazioni vivono in Asia; la maggior parte di coloro che risiedono nelle aree a rischio di siccita' vivono in Africa. I leader mondiali che si riuniranno a Parigi per la COP21 - dal 30 novembre all'11 dicembre- cercheranno di raggiungere un accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra, per la maggior parte degli esperti fondamentale per limitare aumenti potenzialmente catastrofici della temperatura.

"Sappiamo cosa deve essere fatto per evitare che il cambiamento climatico possa portare devastazione. Non agire sarebbe irragionevole", ha detto Lake. "Dobbiamo prendere le decisioni giuste al COP21 per i nostri figli - e per il pianeta".(DIRE)

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