Università e corsi per diventare chef nel futuro dei minori stranieri
- ROMA - Borse di studio per minori stranieri non accompagnati: chiusa, con un numero di richieste ben superiori alle aspettative e alle disponibilità del bando, la prima fase del progetto, nato dalla collaborazione tra Terre des Hommes e la Fondazione Marcegaglia, nella'mbito del progetto Faro (Campagna “Destination Unknown” ), che ha come obiettivo la protezione dei minori migranti giunti in Italia. Tra i 500 e i 1.500 euro da assegnare a minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio italiano in strutture di seconda accoglienza e con profili particolarmente meritevoli. Oltre 30 le domande di contributo provenienti da comunità di accoglienza di 10 diverse città, tra cui, solo per citarne alcune: Milano, Bologna, Modena, Palermo, Reggio Emilia, Siracusa, Enna e l’Aquila. "Ciò costringerà, purtroppo, a rifiutare il contributo ad alcuni ragazzi pur meritevoli", sottolineano gli organizzatori in una nota.
Interessanti i percorsi per i quali i ragazzi chiedono supporto: iscrizione all’università, corsi per assistente alla poltrona odontoiatrica, corsi di alta cucina per chef. "È il segno - prosegue la nota - che in molti casi i minori che raggiungono il nostro paese rappresentano una vera e propria ricchezza per il nostro Paese che potrà contare su risorse sempre più preparate e competenti se saprà investire sulla loro crescita e sulla loro autonomia".
“Siamo molto soddisfatti della risposta che abbiamo ricevuto”, afferma Federica Giannotta, responsabile dei Progetti Italia di Terre des Hommes, “perché ci conferma la necessità di investire nell’autonomia di questi ragazzi, per permettere loro di accedere a opportunità che altrimenti sarebbero certamente precluse”. “È vero che non potremo assecondare la richiesta di tutti, ma il risultato ottenuto grazie al sostegno della Fondazione Marcegaglia, dimostra che la collaborazione fra privato sociale, mondo delle imprese e istituzioni oggi può cambiare il modo in cui pensiamo all’accoglienza e all’integrazione e può produrre risultati importanti e sostenibili nel tempo”, aggiunge Paolo Ferrara, responsabile marketing e comunicazione di Terre des Hommes.
“Abbiamo deciso, insieme a Terre des Hommes, di uscire dalla logica puramente assistenziale ed emergenziale dell’accoglienza, cercando di costruire percorsi reali di integrazione per questi ragazzi che hanno alle spalle percorsi di vita drammatici, ma anche risorse importanti da mettere in gioco”, dichiara Chiara Alluisini, Segretario Generale della Fondazione Marcegaglia”.
La selezione delle candidature terminerà entro il mese di giugno per essere poi comunicati i nomi dei beneficiari entro la prima metà di luglio.