Anziani a Rimini, uno sportelo aiuta nella ricerca di assistenza
Rimini - Supportare gli anziani e le persone non autosufficienti nella ricerca di cura e assistenza, così da sostenere la permanenza al domicilio. Con questo obiettivo si rinnova a Rimini il progetto "Assistente in famiglia", promosso e finanziato dal Distretto socio-sanitario e gestito dalla cooperativa sociale Madonna della carità in sinergia con i Servizi sociali territoriali. Si tratta, spiegano dal Comune, di uno Sportello che offre "un vero e proprio percorso di affiancamento al nucleo familiare", dalla fase di ricerca e selezione della persona più idonea per le esigenze di cura dell'anziano o del disabile, passando per lo step dell'inserimento nel contesto abitativo.
Nel 2022 i passaggi complessivi delle famiglie sono stati 591, in crescita del 16%, a testimonianza del fatto che la conoscenza dell'iniziativa, da quanto è stato attivata nel 2009, è aumentata progressivamente, configurandosi come un riferimento per la cittadinanza. Anche il numero di nuovi accessi al servizio da parte delle famiglie è in netta crescita: rispetto ai 121 accessi del 2009, nel 2022 i nuovi ingressi sono più che triplicati, arrivando a 433. Le richieste trattate, espresse da famiglie e assistenti familiari, sono state oltre 3.700. Tra i servizi erogati, il più richiesto è quello connesso alla verifica della situazione familiare, ovvero tutti quei colloqui in cui l'operatore si mette a disposizione dei familiari della persona non autosufficiente per facilitare l'inserimento dell'Assistente Familiare. Dal lato degli assistenti familiari sono 193 le persone che nel 2022 si sono iscritte al servizio per la prima volta e 593 le richieste totali di consulenza e orientamento, spesso per questioni legati alla ricerca di un impiego.
Insomma, tira le fila l'assessore alle Politiche per la salute Kristian Gianfreda, "un servizio molto utile, attraverso il quale indichiamo alle famiglie interessate il personale qualificato disponibile a livello distrettuale, valutando le figure più adatte al singolo contesto, in base alle peculiari esigenze della persona da seguire". D'altronde come distretto, conclude, "una delle nostre principali missioni è far sì che le politiche di assistenza siano sempre più rispondenti alle necessità della cittadinanza, sulla base anche degli investimenti che stiamo facendo per rafforzare le vocazioni legate al concetto di prossimità e a un lavoro di rete".
(DIRE)