7 settembre 2017 ore: 11:53
Ambiente

Uragano Irma, ong pronte per i soccorsi: pericolo per oltre 10 milioni di bambini

L'uragano Irma - che nel suo percorso ha raggiunto categoria 5, la massima prevista - minaccia di colpire Haiti, Repubblica Dominicana e Cuba. Squadre di Oxfam al lavoro per prepararsi a soccorrere la popolazione. Unicef: priorità, raggiungere le famiglie
Uragano Irma

ROMA - L'uragano Irma - che nel suo percorso ha raggiunto categoria 5, la massima prevista - minaccia di colpire tra Haiti, Repubblica Dominicana e Cuba, dopo aver gia' -impattato sui Caraibi (a Barbuda), con raffiche di vento che hanno raggiunto oltre 295 km/orari e stanno gia' provocando ingenti danni. L’uragano ha attraversato diverse isole dei Caraibi orientali, lasciandosi dietro una scia di devastazione, soprattutto ad Anguilla, nelle isole Vergini britanniche, a Barbuda e nelle isole Turks e Caicos. Le prime stime suggeriscono che in queste isole sono state colpite 74.000 persone, fra cui 20.000 bambini.

Squadre di Oxfam sono già al lavoro per prepararsi a intervenire per soccorrere la popolazione, nelle zone maggiormente colpite nei tre Paesi dal passaggio di Irma - che minaccia di essere una delle piu' gravi tempeste degli ultimi anni nell'Atlantico - e stanno inoltre monitorando attentamente la tempesta tropicale Jose, che si sta sviluppando nel sud dei Caraibi. Nel nord di Haiti, in particolare, Oxfam ha una squadra pronta a Cap-Haitien a intervenire nelle ore immediatamente successive al passaggio di Irma. Sono pronti per la distribuzione, kit igienico sanitari, acqua pulita e beni di prima necessita'. Allo stesso tempo Repubblica Dominicana, Haiti e Cuba hanno gia' attivato piani di emergenza in coordinamento con le organizzazioni partner e le agenzie statali.

Secondo la stima di Unicef oltre 10,5 milioni di bambini vivono in paesi che potrebbero essere esposti ai danni dell’uragano Irma. In base all’attuale traiettoria della tempesta, i bambini nelle isole dei Caraibi orientali, della Repubblica Dominicana, Haiti e Cuba sono in pericolo, fra questi oltre 3 milioni hanno meno di 5 anni. L'organizzazione si dice preoccupata. “Forti venti e piogge torrenziali hanno già attraversato alcune delle isole più piccole e più esposte nei Caraibi orientali, fra cui Anguilla e Barbuda,” ha dichiarato Patrick Knight, Responsabile Comunicazione dell’Unicef nei Caraibi orientali, parlando dall’isola di Barbados. “Mentre l’entità dei danni si fa sempre più chiara, vediamo che il livello di distruzione è alto. La nostra priorità è quella di raggiungere tutte le famiglie e i bambini che si trovano nelle comunità colpite il più presto possibile.”  Secondo le autorità locali, le reti di comunicazione in molte delle aree colpite sono state totalmente o parzialmente danneggiate. Le infrastrutture, fra cui strade, ponti, ospedali e scuole, hanno anche subito diversi livelli di danni. A Barbuda, il 90% delle infrastrutture sono state distrutte, fra cui si prevedono fino a 132 scuole. La preoccupazione immediata dell’Unicef è quella di fornire acqua potabile e servizi igienici alle comunità colpite, portando anche servizi di protezione per i minorenni sia ai bambini che agli adolescenti, fra cui anche supporto psicosociale per coloro che sono stati colpiti. Supporterà inoltre il ripristino del sistema scolastico e dei sistemi di apprendimento per la prima infanzia come spazi sicuri. Prima della tempesta, l’ong aveva preposizionato aiuti umanitari salvavita ad Antigua, Barbuda, e Barbados per assicurare una rapida distribuzione di questi beni alle popolazioni colpite, in coordinamento con le autorità locali. (RS-DIRE)

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