31 luglio 2016 ore: 15:00
Disabilità

Vacanze al fiume, disabili alla scoperta delle acque del Castellano

Sulle sponde del torrente Castellano, in provincia di Ascoli Piceno, un’associazione di soli volontari prova a restituire un territorio bello e culturalmente ricco a tutta la cittadinanza. E dallo scorso anno ha aperto le porte anche alle persone con disabilità psichica
Vacanze al fiume

- ROMA - Le acque del torrente Castellano, che sgorgano dalle vette dei Monti della Laga, dopo un lungo percorso e prima di confluire nel Tronto arrivano a lambire i terreni adiacenti al complesso della Cartiera Papale di Ascoli Piceno, creando un’oasi di tranquillità giusto a pochi passi dal centro abitato. Questo edificio ha ospitato mulini, la gualchiera e la produzione di carta beneficiando dell’azione motrice delle sue acque, e anche i frantoi che si trovavano lungo il suo percorso erano mossi dalla forza del torrente. 

Citato per ben due volte da Dante Alighieri nella Divina Commedia (nel terzo canto del Purgatorio e nell’ottavo del Paradiso) e anche da Giovanni Boccaccio, il torrente si mostra ancora oggi – soprattutto d’estate – in tutta la sua vitalità. Le sue sponde sono frequentate infatti per rinfrescanti passeggiate, grazie proprio all’opera di riqualificazione dell’area portata avanti dall’associazione Amici del Castellano, che qui ha posto le sue basi e che – con i suoi circa 460 iscritti – ha fatto sì che fosse avviato un processo di riqualificazione ambientale, promuovendo anche l’organizzazione di iniziative ludiche ed eventi ricreativi. 
L’associazione è nata formalmente due anni fa per riappropriarsi dell’area e renderla fruibile ai cittadini, con la “mission” di riportarla agli antichi fasti. Il presidente è Antonio Filippini, giornalista, che afferma: "In realtà sono più di cinque anni che siamo attivi, pur con lo scarso interesse mostrato dalle istituzioni locali. Allora abbiamo provato a costituirci formalmente come associazione. E con identici risultati. Ma noi non demordiamo e andiamo avanti lo stesso, spinti dall’interesse dei cittadini e dalla crescita costante di volontari". 

L’associazione presenta un duplice, importante obiettivo: da una parte la tutela ambientale, dall’altra una vocazione sociale e inclusiva. È lo stesso presidente Filippini a spiegare: "Si tratta di un posto bellissimo, fresco, a due passi dal centro città. Questo fa in modo che un po’ per scelta e un po’ per necessità (con la crisi molti hanno scelto di bagnarsi nelle acque del torrente piuttosto che recarsi nella vicina costa), nei mesi di luglio e agosto ci sia una presenza media di 500 persone, che diventano mille nel fine settimana. La nostra attività si svolge prevalentemente da maggio a settembre, ma per tutto l’anno monitoriamo e contribuiamo a decongestionare l’alveo del torrente, a pulire la spiaggetta, visto che dopo le ingenti precipitazioni invernali arrivano tronchi e ogni altro genere di materiale raccolto dall’acqua durante il viaggio. Sarebbero cose che spettano al genio civile, ma… Insomma, ce ne facciamo carico. Del resto siamo iscritti all’Albo della protezione civile".

Fin qui la cura dell'ambiente e del ristoro estivo. Poi, dallo scorso anno, l’idea di aprirsi a un progetto per le persone con disturbi psichici. Che viene riproposto anche per l’estate 2016. È l’iniziativa denominata “Castellano per sognare: insieme per viverlo”. "Si tratta di un progetto che consente anche alle persone con disabilità di godere delle bellezze naturali offerte dal polmone verde del torrente Castellano. Il tutto tramite attività acquatiche, ludiche e di integrazione sociale – afferma Filippini –. Il progetto è aperto all’adesione di associazioni, ma possono contattarci anche famiglie e privati cittadini. In quest’ultimo caso, mettiamo a disposizione operatori che assistono in maniera adeguata le persone, ovviamente dietro il pagamento di una quota giornaliera a copertura della giornata acquatica". 

Le persone indosseranno dei giubbini di salvataggio, al fine di garantire la massima sicurezza, e attraverso una barella galleggiabile certificata potranno fare bagni e piccole nuotate sul fiume, dedicandosi poi a passeggiate, attività ludiche e di integrazione sociale, oltreché aiutando gli operatori a svolgere piccoli lavori di manutenzione e pulizia. "Lo scorso anno una ventina di disabili psichici hanno passato con noi l’estate in questo modo, a gruppi di sette-otto. Quest’anno pensiamo di ampliare il progetto". E conclude: "Continueremo a impegnarci al massimo per dare agli ascolani e anche ai turisti un angolo verde immerso nella città dove poter fare un bagno, prendere il sole e godere di piacevoli momenti". E favorire, aggiungiamo noi, l’inclusione anche delle persone disabili.

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