Venti profughi egiziani rimpatriati senza poter chiedere asilo
MILANO - Dell'Italia hanno visto solo Lampedusa, le divise delle forze dell'ordine e l'aeroporto dal quale è partito l'aereo che li ha riportati in Egitto. Sembra si sia conclusa nel peggiore dei modi la vicenda dei 20 profughi egiziani, per i quali l'Associazione diritti e frontiere (Adif) e Amnesty International Italia avevano già da ieri chiesto che non venissero rimpatriati. Un rimpatrio grottesco perché i 20 egiziani volevano chiedere asilo, ma nell'hotspot di Lampedusa a quanto pare non esistono i moduli per presentare la domanda. Secondo Osservatorio diritti, la testa on line che per prima ha rivelato questa storia, il gruppo di egiziani è già stato rimandato in Egitto, con un volo che sarebbe partito proprio ieri. Quindi il giorno stesso in cui l'avvocata Alessandra Ballerini, per conto di Adif, ha inviato a Questura e alla Prefettura di Agrigento (competenti sul territorio di Lampedusa) e al dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, un documento per diffidarle dall'eseguire un respingimento che violerebbe norme italiane e internazionali. Osservatorio diritti ha però scoperto che il rimpatrio è avvenuto comunque. "La conferma è arrivata da una fonte molto vicina al dossier che ha chiesto l’anonimato. Dal ministero dell’Interno, invece, non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale, nonostante la richiesta di informazioni sia stata fatta questa mattina alle 11".
"L’Egitto è un Paese dove non è garantito il rispetto dei diritti dell’uomo", sottolinea l'Adif nel documento inviato alle autorità italiane. La stessa vicenda di Giulio Regeni dimostra che è un Paese in cui non vengono garantiti i diritti civili. I 20 egiziani sono stati rimpatriati in virtù dell’accordo di collaborazione tra Italia ed Egitto firmato nel gennaio del 2007. Ma l’avvocata Ballerini ricorda che, in ogni caso, "le espulsioni di massa sono vietate dall’art. 4 protocollo 4 della CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo, ndr) e che il rimpatrio di richiedenti asilo comporta una palese violazione del principio di non refoulement". (dp)