18 agosto 2017 ore: 09:04
Immigrazione

Ventimiglia, allarme della Caritas sull'accoglienza di minori e famiglie

Il trasferimento dei minori e delle famiglie accolte nella chiesa di s.Antonio a Ventimiglia al centro gestito dalla Croce Rossa al parco Roja "non pone fine alle criticità dell'accoglienza". "Ogni mattina serviamo circa 400 colazioni, la maggior parte a migranti che non hanno passato la notte al campo"
Accoglienza, migranti in fila - SITO NUOVO

ROMA - Il trasferimento dei minori e delle famiglie accolte nella chiesa di s.Antonio a Ventimiglia verso il centro gestito dalla Croce Rossa al parco Roja "non pone fine alle criticita' dell'accoglienza" dei migranti in transito nella citta' ligure. "Anzi per certi versi potrebbe amplificarle". Ne e' convinto il direttore della Caritas di Ventimiglia-Sanremo, Maurizio Marmo, che riflette sui cambiamenti in corso nella citta' alla frontiera francese.

"Il primo elemento di criticita'- osserva al Sir il direttore- e' certamente rappresentato dalla presenza all'interno del campo, seppur in spazi teoricamente separati, di uomini, donne e minori (per cui sarebbe auspicabile una struttura a se' stante).  A regime i posti arriveranno ad essere circa 480, con la possibilita' di ulteriori ampliamenti, e questa promiscuita' e' un problema specie per i soggetti piu' vulnerabili e bisognosi di assistenza. In secondo luogo, preoccupa la distanza del centro, posto a circa 4 chilometri dalla stazione, e raggiungibile attraverso una strada poco illuminata. Percorso lungo il quale, nei mesi scorsi, si sono verificati anche degli incidenti (uno dei quali mortale sia per un richiedente asilo, che camminava lungo la strada, sia per un italiano, in motorino ndr)". Ma la preoccupazione ancora maggiore e' che i migranti in transito, molti dei quali restano in citta' solo pochi giorni, possano decidere di non recarsi al campo, anche per evitare l'identificazione, preferendo ricorrere a ripari di fortuna lungo il corso del fiume Roja.

"Non esiste un numero preciso di quante siano le persone oggi senza accoglienza - conclude Marmo -, ma ogni mattina alla Caritas serviamo circa 400 colazioni e la maggior parte di queste persone sono migranti che non hanno passato la notte al campo. Il nostro timore e' che tra loro possa crescere il numero di minori e donne che, fino a pochi giorni fa, erano invece accolti a S. Antonio". (AGENSiR - DIRE)

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