Ventimiglia, migranti occupano la scogliera. Un'attivista: aria pesante
Roma - A Ventimiglia come un anno fa, o quasi. Stanotte, dopo un'assemblea, trecento migranti, per la maggior parte di nazionalita' sudanese, sono usciti per protesta dal centro della Croce Rossa, composto da container posti vicino ai binari della ferrovia. Proprio come la scorsa estate, i migranti sono andati a occupare gli scogli in localita' Balzi Rossi nel comune frontaliero. L'iniziativa, spiega all'Agenzia Dire uno degli attivisti in contatto con i migranti, che preferisce restare anonimo, e' nata dal malcontento per le modalita' con cui la Croce Rossa gestiva il campo a Ventimiglia.
"A detta dei migranti - dice - posti letto e cibo erano insufficienti, e i solidali che avevano allestito un presidio informale con una cucina vicino alla struttura della Cri, sono stati sgomberati la settimana scorsa, cibo e cucina sequestrati. Tutti gli europei hanno ricevuto fogli di via". Cosi' i migranti sono tornati a manifestare, ma quest'anno la risposta delle forze dell'ordine e' stata tempestiva. "La polizia sta accerchiando il presidio e ferma e trattiene in commissariato chiunque cerchi di avvicinarsi: sono una quindicina i solidali europei che si sono uniti al gruppo di africani da stamane. Molti di loro, sia italiani che francesi, sono stati gia' portati in commissariato" afferma la fonte.
"Non credo che ci sia la minima intenzione di permettere un campeggio come quello dell'anno scorso- prosegue- da allora, tutto e' cambiato: la violenza del confine, il sistema di deportazioni, la collaborazione dell'Italia al sistema di Dublino. L'anno scorso avevamo una certa agibilita' perche' all'Italia il campo faceva comodo. Con la politica degli hotspot, l'attitudine e' cambiata. Complessivamente il dispositivo si e' rafforzato molto, la repressione e' progressivamente aumentata sui due lati. L'aria diventa pensante, anche sulle montagne: a Sospel, un paesino di 3 mila anime che collega la Val Roya a Nizza, ci sono 60 militari". (DIRE)