29 giugno 2016 ore: 18:24
Immigrazione

Vertice Ue sui migranti, Msf: misure sempre più aspre contro il diritto d'asilo

La critica dell'organizzazione: "Con il via libera al 'Partnership Framework' proposto dalla Commissione, il Consiglio Europeo ha reso l’accordo UE-Turchia un modello di risposta alla gestione dei flussi migratori ignorando le tragiche conseguenze umanitarie che questo puó avere"
Giulio Piscitelli/Contrasto Richiedenti asilo

Richiedenti asilo. Foto: Giulio Piscitelli/Contrasto

ROMA - "L’inasprimento delle misure di contrasto alle migrazioni, culminate nel recente accordo con la Turchia e con l'approvazione del Partnership Framework, oltre ad aumentare la sofferenza delle persone, sta mettendo in seria discussione il concetto di rifugiato e di protezione internazionale". E' quanto dichiara Aurelie Ponthieu, responsabile advocacy per la Migrazione di Msf, al termine del Consiglio Ue. “Con il via libera al 'Partnership Framework' proposto dalla Commissione, il Consiglio Europeo ha reso l’accordo UE-Turchia un modello di risposta alla gestione dei flussi migratori e di rifugiati verso l’Europa, ignorando le tragiche conseguenze umanitarie che questo puó avere - in particolare in Grecia - e l’attacco al diritto d’asilo che esso rappresenta”. 

“Pur riconoscendo le sfide della crisi legata ai grandi movimenti di massa a livello globale, il Consiglio sta reagendo con una risposta di contenimento delle persone in fuga da regioni di guerra e conflitto. Invece di estendere la protezione e l’assistenza a coloro che ne hanno piú bisogno, gli stati europei girano lo sguardo dall'altra parte, mettendo a rischio il diritto di fuga e di asilo. L’attenzione posta dall’Unione Europea sulla deterrenza e l’esternalizzazione dei controlli di frontiera non impedirà alle persone di raggiungere l’Europa, ma aumenterà invece le reti di trafficanti, mettendo ancora piú a rischio la vita di chi fugge. Un nuovo approccio é necessario: il solo modo per far fronte alla crisi creata dalle stesse politiche europee, é garantire vie legali e sicure per raggiungere l’Europa, favorendo l’accesso al diritto di asilo, alle misure di ricongiungimento familiare e alle procedure di relocation, e nel contempo migliorando le condizioni di accoglienza in Grecia e in Italia”. 

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