25 agosto 2017 ore: 11:40
Immigrazione

Via Curtatone, ForumSad: “Calpestati i diritti umani”

Il presidente, Vincenzo Curatola: “Le associazioni e la società civile devono ridiventare protagoniste in modo concreto, poiché ormai le denunce non hanno più effetto e vengono spesso strumentalizzate”
Eleonora Camilli Piazza indipendenza - sgombero forze dell'ordine 1

Foto Eleonora Camilli

ROMA - “Ieri mattina in piazza Indipendenza è avvenuto lo sgombero dei rifugiati che vivevano nel palazzo occupato di via Curtatone. Si sono verificati diversi momenti di tensione che hanno visto coinvolti i rifugiati e le forze della polizia che utilizzano anche idranti sulle persone. La questura parla di un intervento necessario: le forze dell’ordine sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. I rifugiati parlano di violenza gratuita e ingiustificata. Sdegno da parte delle organizzazioni umanitarie. Quest’ultimo episodio si inserisce e aggrava un clima italiano ed europeo in cui la paura dell’altro e l’intolleranza aumentano”. Ad affermarlo è Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad. Che aggiunge: “La politica, avvicinandosi il periodo elettorale,  non fa sconti a nessuno e fa leva sulla paura dell’altro. Inoltre non vengono chiarite le responsabilità delle Istituzioni su una situazione che ha portato a una escalation di tensione sfociata anche in atti di guerriglia da entrambi i lati e l’uso della forza da parte della polizia. Chi ne risponderà, il ministero degli Interni? Il Comune di Roma? Sicuramente le Istituzioni nazionali e locali devo dare una risposta”.

“In questa situazione e davanti a questi episodi – secondo Vincenzo Curatola - emerge in maniera forte ed ineludibile la necessità di rimettere al centro i diritti umani: le associazioni e la società civile devono ridiventare protagoniste in modo concreto, poiché ormai le denunce non hanno più effetto e vengono spesso strumentalizzate.”
“ForumSaD, come coordinamento di associazioni di sostegno a distanza, da sempre si impegna nel non far chiacchiere ma azioni concrete, così come le associazioni e i loro sostenitori s’impegnano con i sostegni a distanza: non possiamo più aspettare ma rimboccarci le mani ed agire”.

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