Violenza contro le donne, a Bologna artisti in mostra
Daniela Tini - La preda
Michele Rocchetti - Grido |
BOLOGNA - Sono immagini a volte evocative, altre invece molto potenti e dirette come un pugno allo stomaco, quelle che fanno parte di “Segni di un altro genere”, la mostra allestita all’interno del Festival La Violenza Illustrata. L’ottava edizione della rassegna – organizzata dalla Casa delle donne per non subire violenza – quest’anno è incentrata sui casi di giustizia violata, con tanti approfondimenti ed eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul femminicidio e sui maltrattamenti che spesso si verificano all’interno delle mura domestiche. Il Festival prende il nome da una citazione del poeta Nanni Balestrini, in cui viene descritta l’invariante di violenza presente nei media. Una brutalità di cui gli spettatori e i lettori diventano partecipi, loro malgrado, attraverso l’orrore di notizie e immagini cruente date in pasto ai loro occhi. L’obiettivo della Violenza illustrata è quello di affrontare i temi della discriminazione, dell’abuso e del sessismo senza mostrare corpi scomposti, sangue o immagini che ledono il corpo delle donne.
Emiliano Ponzi - Il potere della conoscenza |
Angela Romanin, direttrice dell’onlus bolognese, afferma: “Il fenomeno della violenza contro le donne rappresenta la “morte civile” di un sistema statale che non si adopera per consentire che la metà della sua popolazione possa esercitare liberamente i propri diritti, compreso quello di vivere. Contro il negazionismo di chi non riconosce il femminicidio, di chi nega che esista perfino la violenza di genere, di chi nega che le donne siano ancora oppresse in Italia, questo appuntamento costituisce una grande smentita. Questo festival raccoglie i frutti di un lavoro pioneristico cominciato otto anni fa con l’organizzazione intorno al 25 novembre di un’intera serie di eventi, ricordando le donne uccise con le ricerche sui femminicidi e la mostra delle testimoni silenziose”.
Daniela Tini - La preda |
Le tavole e i disegni, esposti a partire da domani e fino all’11 dicembre presso la Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore), sono stati realizzati da 37 artisti che hanno contribuito a raffigurare le diverse sfaccettature della violenza di genere. Alcune delle opere della seconda edizione partecipano a un’asta il cui ricavato andrà interamente a sostenere le attività e i servizi che la Casa delle donne eroga gratuitamente alle vittime di violenza. (Raffaella Sirena)