Violenza contro le donne, la conferenza unificata vara piano di prevenzione da 29 milioni di euro
ROMA - La conferenza unificata stato-regioni ha approvato il "piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" previsto dalla legge 119/2013 contro il femminicidio e che prevede lo stanziamento di 29 milioni di euro per azioni di prevenzione, protezione e interventi punitivi. Il piano, che diventerà operativo dopo un decreto attuativo del presidente del consiglio dei ministri, attua la convenzione di Istanbul del maggio 2011. "Nel piano è stato previsto che sette milioni di euro vengano destinati a interventi frutto di programmazione partecipata con reti territoriali - spiega Giovanna Martelli, consigliera del Presidente del Consiglio in materia di Pari opportunità - 13 milioni saranno gestiti dalle regioni e 9 saranno destinati alla formazione di operatori di giustizia e di polizia per lo sviluppo del piano d'azione".
"Si tratta del punto di partenza per la costruzione di politiche pubbliche che considereranno il lavoro svolto sul territorio dalle associazioni che si occupano di contrasto del fenomeno della violenza di genere - ha spiegato Martelli alla conferenza di presentazione del piano -. Da lunedì incontreremo associazioni femminili per iniziare un percorso e capire gli strumenti più efficaci contro un fenomeno che nasce dalla struttura patriarcale della nostra società" ha aggiunto Martelli. "Bisogna fare un lavoro culturale di prevenzione della discriminazione contro donne".
Tra gli strumenti previsti dal piano, una cabina di regia interistituzionale, composta da rappresentati di Stato e regioni e un osservatorio nazionale presso la Presidenza del consiglio dei ministri che supporterà la cabina di regia con studi e proposte di intervento, agendo in raccordo con gli osservatori regionali e con le associazioni impegnate sul tema. Sempre presso la presidenza del consiglio sarà costituita una banca dati supportata da un protocollo d'intesa con l'Istat, con funzioni di supporto alle indagini e di verifica.
Nell'ambito delle attività di protezione il piano prevede interventi di valutazione del rischio, presa in carico e protezione, reinserimento socio lavorativo e recupero degli uomini maltrattanti. Sono inoltre previste azioni di cooperazione internazionale da realizzarsi attraverso il ministero degli Esteri. (lj)