5 giugno 2015 ore: 14:53
Giustizia

Violenza contro le donne, "più a rischio le giovani e le divorziate"

I dati Istat: sono le più giovani (fino a 34 anni), le nubili, le separate o divorziate, e le studentesse le donne piu' a rischio di violenza fisica o sessuale. Ma rispetto al 2006, "per le donne fra i 16 e i 24 anni la violenza fisica o sessuale e' in ...

Roma - "Sono le piu' giovani (fino a 34 anni), le nubili, le separate o divorziate, e le studentesse le donne piu' a rischio di violenza fisica o sessuale". Ma rispetto al 2006, "per le donne fra i 16 e i 24 anni la violenza fisica o sessuale e' in calo, dal 31,7% al 27,1% e per le studentesse addirittura dal 33,5% al 25,9%. Cio' e' dovuto soprattutto alla riduzione delle violenze sessuali e, in particolare, delle molestie sessuali. Per le studentesse e' particolarmente evidente la diminuzione della violenza fisica (dal 18,4% al 14,8%). La diminuzione e' accentuata anche per le lavoratrici in proprio". Lo rileva il rapporto 'La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia' realizzato dal Dipartimento per le Pari Opportunita' in collaborazione con l'Istat, e presentato oggi a Roma.

"Analizzando le differenze per i diversi autori- prosegue il rapporto- le giovanissime e le donne con un titolo di studio piu' elevato hanno subi'to maggiormente violenza da non partner. A queste si aggiunge la maggiore esposizione al rischio delle donne separate e divorziate sia per le violenze da ex partner, sia da uomini non partner. Queste donne sono piu' a rischio di subire tutti i tipi di violenze, sia quelle fisiche da parte degli ex, sia quelle sessuali da parte di altri uomini".

Infine, l'indagine mette in evidenza il forte calo di violenze ai danni di studentesse: "dal 17,1% all'11,9% nel caso dell'ex partner, dal 5,3% al 2,4% per il partner attuale e dal 26,5% al 22% per i non partner". 

Giovanna Martelli, deputata del Pd e consigliera del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di Pari Opportunita', spiega: "La maggiore sensibilita' da parte dei media e l'azione dei centri sociali, stimolando un generale clima di condanna, ha permesso alle piu' giovani di sviluppare una maggiore consapevolezza. Fino ai 24 anni si e' riscontrato un calo a partire dal 2006 delle violenze fisiche e sessuali. D'altro canto questo puo' determinare reazioni piu' violente da parte degli uomini". (DIRE)

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