25 novembre 2013 ore: 15:46
Giustizia

Violenza, in Ue due donne su tre non denunciano

Primi risultati di un sondaggio dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali che sarà presentato a marzo 2014. Donne più disposte a rivolgersi a servizi medici o a ospedali piuttosto che alle forze dell’ordine. La Commissione Europea ha lanciato una campagna contro le mutilazioni genitali femminili
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boxBRUXELLES - Due terzi delle donne sopra i quindici anni che in Europa hanno subito violenza fisica o sessuale non lo hanno denunciato alla polizia o ad altri servizi, secondo i risultati preliminari di un sondaggio fatto dall’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (FRA).
L’indagine, i cui risultati finali saranno pubblicati in marzo 2014, mostra anche come le donne si sono dette più disposte a rivolgersi a servizi medici o a ospedali piuttosto che denunciare la violenza subita alle forze dell’ordine.
 
E per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Commissione Europea ha lanciato una campagna contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), subite da cinquecentomila donne nell’UE e da oltre centoventicinque milioni nel mondo. Fra le misure previste dalla Commissione, c’è prima di tutto la creazione di indicatori per comprendere e quantificare meglio la portata del problema,  in collaborazione con l’Istituto Europeo sull’Uguaglianza di Genere e con gli Stati membri. Inoltre la Commissione si impegna a migliorare le attività di prevenzione, utilizzando tutti i finanziamenti a sua disposizione, formando operatori sanitari e assistenti sociali, dando assistenza alle vittime e facendo attività di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica.
 
L’esecutivo di Bruxelles ha già investito 2,3 milioni di euro nel 2013 per combattere questa piaga, e si è impegnato oggi ad aiutare gli Stati membri a far rispettare le leggi vigenti contro le mutilazioni, a garantire il rispetto della legislazione europea sul diritto d’asilo che protegge le vittime di MGF e a contribuire - insieme all’ONU, all’Unione Africana e ad altre organizzazioni internazionali - all’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili a livello mondiale. (Maurizio Molinari)
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