17 novembre 2017 ore: 16:41
Giustizia

Violenza sulle donne, a Bologna un centro di riabilitazione per uomini maltrattanti

Una linea telefonica di aiuto e percorsi individuali o di gruppo gratuiti per assumersi la responsabilità delle proprie azioni. “È necessario un cambiamento culturale e politico”
Violenza sulle donne. Pugno - SITO NUOVO

BOLOGNA – Un aiuto per gli uomini violenti. Per chi saprà riconoscere la ferocia delle proprie azioni nei confronti della partner e nelle relazioni familiari. Apre oggi a Bologna il centro di ascolto e intervento ‘Senza Violenza’, per aiutare gli uomini ad assumersi la responsabilità dell’uso della violenza nelle relazioni intime. E per uscirne. Grazie a gruppo di esperti psicologi, psicoterapeuti e criminologi, chi usa violenza potrà seguire un percorso gratuito di riabilitazione, individuale o di gruppo, della durata di circa un anno. Il progetto è frutto della collaborazione tra il Comune di Bologna, la Casa delle Donne e l’Asp bolognese. “Il Comune ha da subito sostenuto questa iniziativa. Era da tanti anni che se ne parlava, sono molto soddisfatta di questa apertura”, dice Susanna Zaccaria, assessore alle Pari opportunità. “Sappiamo che la violenza è un problema non soltanto delle donne, ma principalmente degli uomini”, conclude. 

Il primo passo, però, deve essere quello dell’ammissione del problema. “Ci possono essere diversi tipi di uomini violenti – spiega Paolo Ballarin, presidente dell’associazione Senza Violenza – Alcuni si rendono conto in prima persona che i comportamenti nei confronti della partner, dell’ex o dei figli minori rappresentano un problema. Altri, invece, devono essere spinti o sollecitati a farsene carico”. Molto spesso la violenza nasce dalla rottura della relazione, perché è percepita “come qualcosa di assolutamente non desiderato”, afferma Ballarin. Il centro di ascolto e aiuto bolognese si ispira d un analogo progetto norvegese promosso, da più di 20 anni, dall’associazione ‘Alternative to Violence’. Nella fase di avvio Senza Violenza offrirà aiuto, anche anonimo, tramite una linea telefonica attiva 5 ore a settimana e che diverrà sempre più presente nei prossimi anni. “Il centralino rappresenta una prima interfaccia: serve per l’accoglienza. L’attività fondamentale sarà quella finalizzata all’interruzione della violenza”, chiarisce il presidente dell’associazione. 

Senza Violenza è nata nel 2013, su iniziativa di Paolo Ballarin, Giuditta Creazzo e Gabriele Pinto. Principale obiettivo dell’associazione è dichiarare inaccettabile ogni forma di dominio e controllo, promuovendo informazione, formazione e sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni. Un percorso che inizia oggi ma che si annuncia lungo. “Sicuramente ci sarà molto da fare, per questo cercheremo altri soci. Oggi inauguriamo il centro, dobbiamo fare maggiore esperienza”, conclude Ballarin. Oltre all’attività diretta agli uomini ce ne saranno anche altre, per un’azione “di tipo culturale e politico”. (Alberto De Pasquale)

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