27 agosto 2015 ore: 14:23
Non profit

Volontariato, a Palermo nascerà una comunità Emmaus

Sono state 360 le persone impegnate nel campo di volontariato a sostegno di sei quartieri popolari tra luglio e agosto. In venti hanno aiutato la Caritas al porto durante gli sbarchi dei migranti. Con il comune si studia la possibilità di creare una comunità a Palermo
Sbarchi Palermo. Volontari di Emmaus

PALERMO - Buoni i risultati del campo internazionale Emmaus "Passione civile" che a Palermo ha impegnato 360 volontari provenienti da 27 paesi differenti rappresentativi di 3 continenti. Il campo si è svolto per 8 settimane tra luglio e agosto. Oltre al mercato dell'usato presso la Fiera del Mediterraneo, sono state sviluppate attività di animazione sociale, educativa di strada, accompagnamento a categorie svantaggiate e servizio alle realtà locali in sei quartieri: Albergheria, San Filippo Neri, Montepellegrino, Calatafimi, Guadagna e Cep. In particolare, sono stati coinvolti nelle attività più di 100 minori, 50 tra richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati, 20 persone con disagio fisico e psichico.·Hanno aderito al campo 50 associazioni tra cui Libera, Lunaria, Caritas, Legambiente, Arci, Addiopizzo, Amnesty International. 

Soltanto allo Zen (San Filippo Neri) sono stati coinvolti, grazie a 120 volontari che hanno dormito nella scuola Falcone, in maniera continuativa circa 40 minorenni, 15 dei quali hanno proprio creato una famiglia con i volontari arrivati. Tutti gli altri minorenni, dai 5 ai 16 anni, i più piccoli accompagnati dai genitori, hanno partecipato alle attività di scuola calcio, circo, giardinaggio, attività artistiche musicali di disegno e manipolative, riuso creativo e giochi vari. Allo stesso modo, nelle altre strutture in cui sono stati ospitati (dall'asilo nido Rallo, alla sede dell'ex manicomio del Cresm e Mediterraneo di Pace, alla residenza universitaria San Saverio, alla Domus Carmelitana e Apriti Cuore a Ballarò, alla comunità la Zattera della Famiglia Comboniana) si sono svolte attività di animazione con minori, scuola di italiano per migranti, babysitting e attività di supporto, accompagnamento e condivisione con persone che subiscono un disagio fisico o mentale insieme alle realtà associative locali. All'interno dell'ex manicomio i volontari si sono sperimentati in attività di giardinaggio e riuso creativo insieme ai ragazzi con disagio psichico provenienti dall'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto ed anche coi migranti del centro Sprar Cresm presso il quale erano ospiti. 

"L'attività che ha avuto maggior continuità - dice Nicola Teresi coordinatore dei volontari del campo e di tutte le attività di animazione per Emmaus e Libera -, è stata con la Caritas:  aiuto in cucina nella mensa, scuola di italiano per migranti, baby-sitting a minori. Una delle attività più significative ed emozionanti per i volontari è stata anche la partecipazione al porto per assistere i migranti dopo lo sbarco. In questo caso l'associazione Emmaus ha impegnato una ventina di volontari per gli ultimi 6 sbarchi, nella distribuzione di cibo e beni di prima necessità e in attività accompagnamento dei migranti durante lo smistamento in banchina". 

Positivo può considerasi anche il bilancio del mercatino dell'usato per quanto concerne la raccolta del materiale e della vendita di beni usati. In questo caso sono stati raccolti mobili e oggetti in buono stato da 200 famiglie e sono stati liberati 30 appartamenti. Il mercatino ha permesso di rivalorizzare il materiale per un valore di 13 mila e 500 euro. Il materiale raccolto ha permesso un grande risparmio di risorse per la collettività e un minore spreco di risorse e di materie prime. Inoltre ha permesso l'accesso all'acquisto dei beni da parte di persone meno abbienti. 

"Grazie anche al contributo della Caritas di Palermo - sottolinea il presidente di Emmaus Italia Franco Monnicchi - che ha fornito gratuitamente i pasti ai 360 volontari e al sostegno del comune di Palermo che ha messo a disposizione la struttura del campo, possiamo ribadire che l'iniziativa si è praticamente auto-finanziata. Inoltre avremo anche un piccolo utile  da destinare alla solidarietà e ad una eventuale prosecuzione della presenza di Emmaus a Palermo". "Crediamo che tutto questo patrimonio sociale costruito dal basso - continua Monnicchi - non deve andare disperso, ponendosi come segno di riscatto e di dignità per molte persone che vivono in situazioni di disagio. Pertanto, chiediamo al comune di metterci in condizione di continuare l'esperienza mettendoci a disposizione gli spazi necessari affinchè questo possa avvenire". "Il campo Emmaus è partito in via sperimentale a Palermo - afferma la consigliera comunale Giusi Scafidi della IV commissione consiliare -. L'esperienza è andata molto bene e i cittadini ha dato prova di  significativa solidarietà. Essendo scaduta la concessione dello spazio, l'amministrazione ha pensato di dare, intanto, un altro mese di proroga per l'uso della struttura. Inoltre, insieme al sindaco e all'assessore Marano si sta lavorando sulla possibilità di fare nascere una comunità e un mercatino Emmaus in città". (set)

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