9 maggio 2016 ore: 16:01
Non profit

Volontariato, il Csv esce dagli uffici e torna a "cercare" le associazioni

Per tutto il mese di giugno un pulmino del Centro di Belluno girerà per la provincia portando tra i volontari i propri servizi. “Abbiamo notato un calo di entusiasmo, dobbiamo agire per rinsaldare un rapporto che si sta raffreddando”
Solidarietà, volontariato, mani che si incontrano - SITO NUOVO

BELLUNO - Sempre più vicini alle associazioni e al territorio. Durante l'assemblea dei soci del 27 aprile scorso, il Csv di Belluno ha presentato il suo programma d'azione per il 2016, che culminerà nel mese di giugno in un tour degli operatori del Centro nella provincia, a bordo di un pulmino. Lo scopo è quello di portare i servizi fuori dagli uffici, tra le persone e i volontari, per ristabilire un rapporto umano e rafforzare scambi e sollecitazioni da parte del mondo del volontariato.

Il Csv ha deciso di realizzare questa iniziativa dopo aver riscontrato, nel 2015, “un calo di entusiasmo” e una diminuzione delle richieste di contribuiti tramite la progettazione. “Queste per noi sono indicazioni molto chiare da parte delle associazioni: dobbiamo agire per rinsaldare questo rapporto che si sta raffreddando”, ha detto il direttore Nevio Meneguz. Per questo sono in corso una serie di azioni, tra cui la sperimentazione di un percorso di coaching, per avviare la formazione di uno o più facilitatori a sostegno del mondo del volontariato, in collaborazione con la Federazione per il sociale e la sanità di Bolzano.
“Ma la soluzione più immediata è tornare a parlare direttamente ai volontari”, si legge in una nota del Csv. Per questo saranno intraprese tre strade: appuntamenti mensili nelle varie zone della provincia, per offrire consulenze frontali e personalizzate; un appuntamento fisso nella sede centrale di Belluno per fare un check-up delle associazioni; infine il tour in pulmino, il cui calendario è in fase di definizione.

Nel mese di maggio, inoltre, saranno realizzati 13 incontri per presentare i dati raccolti nei 15 laboratori di ricerca-azione “DUM: diamoci una mossa”, condotti da Angelo Paganin, Paolo Capraro e Rosanna Canova. Il primo degli incontri in programma si terrà il 9 maggio alle 18 in sala Coletti a Tai di Cadore.

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