2 dicembre 2017 ore: 09:30
Non profit

Volontariato internazionale, premio a 3 donne impegnate tra Africa e Europa

Premio assegnato dalla Focsiv. Oggi a Roma la cerimonia, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Volontariato del 5 dicembre. Anna Dedola, Khadija Tihra e Alganesc Fessaha sono accomunate dall’impegno per la costruzione di ponti per il dialogo tra i popoli e per un futuro di pace
Alganesc Fesssaha nel Campo profughi Mai Ayini, Etiopia
Alganesc Fesssaha nel Campo profughi Mai Ayini, Etiopia

ROMA - Si tinge di rosa il 24° Premio Volontariato Internazionale Focsiv 2017. I tre premi previsti sono infatti andati a tre donne, legate a due Continenti: l’Europa e l’Africa. Oggi, a - pochi giorni dal 5 dicembre Giornata Mondiale del Volontariato, nell’Aula Magna della John Cabot University a Roma verranno assegnati il Premio Volontario Internazionale a Anna Dedola, project manager COPE Iringa – Tanzania, il  Premio Volontario Internazionale, a Khadija Tihra, volontaria in Servizio Civile per Lvia Italia in Piemonte e il Premio Giovane Volontario Europeo ed a Alganesc Fessaha, Presidente di Gandhi Charity. 

Tre donne, con radici culturali diverse alle spalle, che pongono al centro del proprio impegno quotidiano la persona, come portatrice di necessità, cultura, speranza, diritti e la costruzione di ponti per il dialogo tra i popoli e per un futuro di pace. 

“La vittoria di tre donne al Premio del Volontariato Internazionale - ha dichiarato Gianfranco Cattai, presidente Focsiv - sottolinea, ai miei occhi e a tanti di noi che da anni sono impegnati nel volontariato in Italia ed all'estero, come questo, nella maggioranza dei casi, sia un impegno, quando vissuto soprattutto in prima persona, al femminile. Tre età della vita, terre di origine lontane tra loro, culture diverse, ma un unico comun denominatore come scelta personale di un'intera esistenza: garantire e tutelare il diritto alla dignità di esseri umani per tutti. È questo il valore profondo del volontariato che si adopera per l'altro, che si impegna nella crescita dei paesi di origine, che crede nei diritti umani, applicandoli ogni giorno in ciò che realizza. Sono i volontari le risorse preziose per la crescita culturale e sociale dei propri paesi, ma, soprattutto, sono portatori di un patrimonio di esperienze, valori e competenze capaci di generare un processo propositivo di inclusione ed integrazione nelle proprie comunità per il bene comune”.

Anna Dedola Cope con la sua famiglia - Premio Volontario Internazionale Focsiv 2017 (Foto Stefano Dal Pozzolo)
Anna Dedola Cope con la sua famiglia - Premio Volontario Internazionale Focsiv 2017 (Foto Stefano Dal Pozzolo)

La cura e il diritto, fin dall'infanzia, a ricevere affetto ed un futuro sostenibile è il fulcro dell'impegno di Anna Dedola ad Iringa, in una delle regioni più povere e colpite dalla piaga dell'Hiv di tutta la Tanzania, per i bambini orfani del Centro Sisi Ni Kesho dove sono accolti, nei primi anni della loro vita, e per i quali si garantisce una vita il più possibile sana e la possibilità di ricongiungersi con le famiglie di origine o di andare in adozione. L'integrazione e l'inclusione come mezzi per costruire ponti tra le persone, questa la certezza che sostiene Khadija Tirha, cittadina attiva impegnata in Italia a realizzare una società coesa capace del rispetto reciproco e di una pacifica convivenza sociale tra culture e confessioni diverse. La dignità degli uomini, il loro diritto a una vita degna, la liberazione di uomini e donne, colpevoli solo di aver voluto cercare un futuro in altri luoghi lontani da quelli di origine, è la scelta di vita compiuta da Alganesc Fessaha da anni impegnata nel sostenere i profughi ed i rifugiati salvandoli da un destino che li condurrebbe alla morte e nel far conoscere il dramma vissuto da queste migliaia di persone in fuga. 

Khadija Tirha, vincitrice Premio giovane servizio europeo
Khadija Tirha, vincitrice Premio giovane servizio europeo

A questi riconoscimenti si affiancano, come nelle scorse edizioni, le Menzioni speciali consegnate al sindaco di Catania, Enzo Bianco, come riconoscimento per il grande valore della solidarietà dimostrata dalla cittadinanza catanese verso i tanti migranti arrivati nel loro porto dal mare. A John Mpaliza, "camminatore" di pace impegnato nel ricordare il dramma vissuto dalla povera popolazione della sua ricca terra di origine: la Repubblica Democratica del Congo ed al Venerabile Alessandro Nottegar, fondatore della Comunità Regina Pacis a Verona, ritirata dalla figlia Chiara. 

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