Dopo il primo appuntamento tenutosi lo scorso 3 dicembre, nuovo incontro il 17 dicembre dal titolo “Il volontariato vale: quanto?” con Raffaele Miniaci, professore ordinario di economia politica all’Università di Brescia e direttore dell’Osservatorio dell’Economia sociale bresciana
PADOVA - Qual è il valore che il volontariato e le organizzazioni del terzo settore generano? Esistono numerosi strumenti e approcci utili per misurare il valore delle iniziative di volontariato e per comunicare questo valore. Condividere come si misura il valore prodotto dal volontariato è il percorso offerto dal ciclo di incontri “Il valore del volontariato. Vantaggi economici e sociali di una società coesa” promossi da Padova capitale europea del volontariato con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova e grazie al contributo di Unicredit, nell'ambito del percorso “Impresa è Comunità”, e organizzato dal professor Paolo Gubitta, professore ordinario di Organizzazione Aziendale, Università di Padova e componente Comitato Etico Padova Capitale Europea del Volontariato.
Al tema della partnership pubblico-privato e ai nuovi modelli orientati all’impatto è stato dedicato il primo webinar tenutosi il 3 dicembre scorso che ha dato il via al ciclo di incontri online. “La conoscenza di queste tecniche permette di rendere più efficaci i processi di raccolta e impiego di risorse anche finanziarie - spiega una nota di Padova capitale europea del volontariato -, di creare collaborazioni con il sistema delle imprese, e di organizzare al meglio le attività e gestire le persone che generano il valore delle iniziative di volontariato”. Il tema è stato affrontato da Niccolò Gennaro, direttore del Csv di Padova, che insieme al professor Paolo Gubitta hanno conversato con Nicola Cabria, chief operating officer di Human Foundation. “Servono nuovi modelli per dare risposte ai cittadini in modalità nuove e quindi serve un ruolo attivo dell’impresa e dei soggetti finanziari del territorio - ha spiegato Nicola Cabria -. Ma il volontariato deve assumersi un rischio, quello del payment by result (pagamento sui risultato), un modello innovativo di capacità di risposta dei territori”.
Per il volontariato si tratta di un cambio di paradigma. “Una rendicontazione che spieghi gli effetti generati non tanto nei numeri (quante persone coinvolte) ma nell’efficacia servizio, nella quantificazione delle risorse utilizzate per supportare le attività messe in campo dai soggetti del terzo settore - ha spiegato ancora Cabria -. Perché il modello giri, c’è bisogno della valutazione dell’impatto sociale: vale a dire un soggetto terzo che certifichi che alcuni risultati previsti all’interno di un contratto specifico siano raggiunti perché più raggiungiamo gli obiettivi più il soggetto finanziatore ha riscontro”.
Per Cabria, si tratta di “strumenti mai usati in Italia e i finanziatori hanno colto l’opportunità. Per il volontariato significa comprendere la cultura del rischio: chi propone sottende i risultati e li raggiunge”. Il prossimo appuntamento con il ciclo di webinar sarà giovedì 17 dicembre 2020 dal titolo “Il volontariato vale: quanto?” e con l’intervento di Raffaele Miniaci, professore ordinario di Economia politica all’Università di Brescia e direttore dell’Osservatorio dell’Economia sociale bresciana.