5 dicembre 2020 ore: 16:59
Non profit

Volontariato. Sassoli: “Settore fondamentale per Ue, è radice del progetto europeo”

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha aperto la cerimonia di chiusura dell’anno di Padova Capitale europea del volontariato che vedrà anche il passaggio di testimone con Berlino, Capitale del 2021. “Padova un modello virtuoso nel campo del volontariato. Importante rafforzare le reti europee della solidarietà"
sassoli padova 2020
PADOVA - “Per l’Unione europea il volontario è un settore fondamentale non solo perché favorisce coesione tra comunità ma anche perché costituisce la radice del progetto europeo”. Con queste parole David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, ha aperto l’evento conclusivo "Insieme si può", organizzato da Padova Capitale europea del volontariato 2020, che segna il passaggio di testimone con Berlino che nel 2021 sarà la nuova Capitale europea del volontariato. L’evento, organizzato in occasione della Giornata internazionale del volontariato è stato trasmesso in diretta dal Teatro Verdi di Padova. “In questo momento così difficile è necessario il contributo di tutti, dalle istituzioni, alle città, ai corpi intermedi, alle nostre opinioni pubbliche per superare una stagione difficile e proiettarci verso un futuro migliore - ha sottolineato Sassoli -. Durante questa pandemia, le azioni di volontariato e di solidarietà hanno svolto un ruolo determinante, cosa saremo stati senza i volontari, i giovani - in particolare -, ma tutti coloro che si sono rimboccati le maniche e che hanno aiutato i nostri cittadini a resistere a questa drammatica stagione”.

Per Sassoli, la città di Padova “ha rappresentato un modello virtuoso nel campo del volontariato - ha aggiunto durante il suo intervento -, basti pensare ai numerosi progetti di assistenza, di accoglienza e d’integrazione che sono stati portati avanti in questi anni e che hanno dato vita a percorsi di collaborazione anche con altre realtà italiane ma, non solo, anche europee. Per questa ragione credo che sia molto importante non solo condividere le esperienze, elaborare progetti e trovare strategie comuni ma anche rafforzare le reti europee della solidarietà”. Secondo il presidente del Parlamento europeo, “abbiamo una grande responsabilità davanti a noi, per noi e per le generazioni future e dobbiamo essere all’altezza delle aspettative dei cittadini europei e rilanciare una grande riflessione sul Futuro dell’Europa con risposte che siano concrete, immediate perché le persone non possono aspettare, in particolare i poveri non possono aspettare, i ricchi si, possono farlo ma spesso non vogliono farlo. Ecco, dobbiamo avere un occhio diverso rispetto alle stagioni del passato”.

In questi mesi, ha ricordato Sassoli, “abbiamo potuto imparare il senso della nostra interdipendenza e su questo dobbiamo lavorare perché siamo tutti legati, gli uni agli altri e quindi bisogna agire insieme, prendersi per mano. Questa crisi ci sta insegnando che solo insieme possiamo ripartire, che solo insieme possiamo farcela”. Sassoli, infine, ha ricordato la necessità di “rimettere al centro del pensiero un’etica della persona, che vada oltre la semplice logica del profitto economico - ha concluso Sassoli -. Per farlo dobbiamo continuare ad abbattere i muri, ridurre le disuguaglianze e sentire la responsabilità di proteggere la nostra casa comune da coloro che vogliono dividerla, disgregarla e che scommettono - troppo spesso - sulle nostre divisioni”. 
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