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Perché e come fare l’educatore nelle baraccopoli cittadine
Ipotizzare interventi socio-educativi nei campi rom significa prima di tutto fare i conti con contesti di vita marginali e degradati. Significa anche, spesso, rapportarsi con istituzioni che rispondono a tali insediamenti unicamente con la politica degli sgomberi. Azioni, queste, spesso arbitrarie, totalmente marcanti di un piano a lungo termine. Nonostante queste difficoltà, l’intervento educativo nei campi può diventare un fattore di cambiamento delle condizioni delle persone che vi abitano. Soprattutto se non vengono forniti beni materiali, ma servizi che necessitano di una reale attivazione di chi ne vuole usufruire.