19 settembre 2009 ore: 19:04
Famiglia

Quoziente Familiare: l’esempio francese

Il sistema fiscale francese utilizza come soggetto impositivo la famiglia e non il singolo. Lo Stato francese somma tutti i redditi prodotti all’interno del nucleo familiare e li divide per il cosiddetto “numero delle parti”. Il quoziente permette di collocare la famiglia in uno scaglione di tassazione crescente per livelli di quoziente familiare crescenti. Il sistema degli scaglioni di tassazione è progressivo come quello italiano, ma applica aliquote del tutto differenti, ripartite su 7 livelli: la minima è del 6,83%, la massima del 48%.
La tassazione viene applicata al quoziente familiare e l’imposta così calcolata viene poi rimoltiplicata per il numero di parti della famiglia.
Se, ad esempio, una famiglia composta dai genitori e da un figlio minorenne percepisce complessivamente 41.000 euro di reddito annuo imponibile, avendo un numero di parti pari a 2,5 sfrutterà un’aliquota marginale del 28,26%. Se nella stessa famiglia il figlio fosse disabile, il numero di parti salirebbe a 3, quindi l’aliquota marginale si ridurrebbe al 19,14%, in pratica i due quozienti familiari confluiscono in due scaglioni differenti.
I figli a carico
In Francia i figli sono considerati a carico in ragione della loro età. Infatti possono essere considerati a carico fino ai 18 anni. Invece tra i 18 e i 21 e tra i 21 e i 26, se studenti possono essere considerati ricongiunti al nucleo familiare.
Deduzioni e detrazioni
Il sistema francese affianca deduzioni e detrazioni che contribuiscono ad incentivare la formazione della famiglia. Le detrazioni più significative per la famiglia riguardano innanzitutto la possibilità accordata ai genitori di detrarre le spese sostenute per i bambini fino a 7 anni per l’impiego di baby sitter e per i dopo scuola. In secondo luogo sono detraibili i premi di assicurazione pagati dai genitori per costituire una rendita per i figli disabili, quando loro verranno a mancare. Le detrazioni per spese scolastiche sono invece fisse e differenziate per il livello d’istruzione, scuole primarie, secondarie e università. Lo stato francese inoltre riconosce una deduzione forfettaria per i redditi da lavoro dipendente pari al 10% del loro ammontare lordo, a titolo di spese vive sostenute per lo svolgimento del lavoro stesso. In alternativa il contribuente può documentare le spese sostenute per il viaggio tra l’abitazione ed il luogo di lavoro, il pasto e gli eventuali aggiornamenti e dedurle poi interamente. Inoltre viene riconosciuta una ulteriore deduzione pari al 20% dei redditi totali dichiarati spontaneamente.