5 ottobre 2012 ore: 09:51
Non profit

Spontaneo e lontano dalle istituzioni: i volti del nuovo volontariato

SPECIALE/Sette storie su un fenomeno difficile da censire, che sfugge alle classificazioni, eppure presente in tutta Italia. Dal sito delle mamme di bambini down all’immigrato che aiuta chi deve presentare domanda per la sanatoria
Caterina Bellandi e il Taxi Milano 25

Caterina Bellandi e il Taxi Milano 25

ROMA – Si muove accanto al volontariato tradizionale, a quello che è spesso emanazione di grandi associazioni nazionali laiche o cattoliche e con forti matrici religiose, politiche o sindacali. Agisce spesso su obiettivi mirati, o su bisogni per i quali nessuno aveva ancora trovato risposte. Parla un linguaggio "diverso", non ha o non vuole rappresentanze di "primo livello", sta bene nell’informalità e il più delle volte resta anche lontano dalle istituzioni. E naturalmente è difficile, se non impossibile, da censire e da classificare. Eppure esiste in Italia un grande filone di volontariato nuovo, spontaneo, fatto di uomini e donne, italiani e stranieri, giovani e anziani, che si mettono a disposizione degli altri. In occasione della Conferenza nazionale sul volontariato che si apre oggi a L’Aquila, Redattore Sociale ha scelto sette di queste esperienze, che hanno per protagonisti casalinghe, pensionate, studenti, immigrati.

A Asti è nato il sito delle mamme dei bambini down che si scambiano on line "consigli di vita" per rendere autonomi i loro figli; a Palermo il servizio mensa della Caritas è garantito dalle casalinghe e dalle pensionate che cucinano ogni giorno; ad Alessandria è nata l’associazione delle donne che si dedicano a confezionare corredini per i bambini prematuri. E ancora, a Firenze una volontaria ha creato il servizio taxi per i bambini ricoverati all’ospedale Meyer. A mettersi al servizio degli altri ci sono anche gli immigrati come il senegalese Saidou Moussa Ba, che aiuta chi è alle prese con la sanatoria, mettendolo in guardia dalle truffe. A Palermo un immigrato che mangia alla mensa Caritas, in segno di riconoscenza, due volte a settimana taglia barba e capelli ai senza dimora che utilizzano il servizio doccia. Infine, la proposta di un’associazione di Boscoreale, in provincia di Napoli, per trasformare trenta chilometri di binari abbandonati in una pista per pedoni e ciclisti.
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