22 settembre 2021 ore: 09:34
Disabilità

Pistoia, i ragazzi Down realizzano coperte per animali abbandonati

E’ un laboratorio professionalizzante durante vengono trasformati scarti di materiale tessile industriale in coperte da donare ai rifugi che accolgono cani e gatti
Ragazzo con Sindrome Down cuce a macchina (Foto pezzo Jacopo S.)

PISTOIA - Blankets for Puppies. Tradotto, un mare di coperte per scaldare i nostri amati cuccioli a quattro zampe. Si chiama così il programma che l’App per animali Kpet sta portando avanti da tempo insieme all’associazione Il Sole A.D.P. Onlus, nata a Pistoia nel 2003 dalla volontà di sostenersi a vicenda di un gruppo di genitori con figli con Sindrome di Down. Kpet e Il Sole hanno iniziato a collaborare con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità e dare una risposta ai problemi che le persone con disabilità intellettiva si trovano a dover fronteggiare ogni giorno, fornendo un valido supporto ai ragazzi e alle loro famiglie. Negli ultimi mesi, insieme hanno dato vita a un laboratorio professionalizzante, durante il quale i ragazzi membri e i volontari trasformano scarti di materiale tessile industriale in coperte da donare ai rifugi che accolgono cani e gatti abbandonati. Hanno fornito il materiale il Maglificio Beby di Agliana, Gabriella Tesi Confezioni, con sede a Bottegone e Moda Mania di Prato.

Lo scopo dell’iniziativa è offrire ai ragazzi membri dell’associazione nuovi stimoli affinché raggiungano maggiore autonomia e un background professionale che possa aprire anche a future opportunità lavorative. Sono stati proprio loro, con l’aiuto dei professionisti di Kpet, a cucire le coperte che vengono regalate ai canili e ai rifugi di tutta Italia, trasformando ciò che le industrie del territorio gettano via in un prodotto di valore, a beneficio di chi più ne ha bisogno. Il progetto è andato avanti in questi mesi osservando tutte le norme e le restrizioni anti Covid-19 e finora sono state cucite e inviate un migliaio di coperte, riciclando oltre una tonnellata di tessuto che altrimenti sarebbe stato buttato via. In termini di impatto ambientale sono stati risparmiati circa 6 kg di CO2/tonnellata di fibra.

“Blankets for Puppies – ha spiegato Luca Freschi, Ceo e Founder di Kpet – è un programma che ha diversi risvolti importanti. Come prima cosa, si ritarda il processo di inquinamento dovuto agli scarti tessili e si valorizza la manodopera per realizzare qualcosa che vada a beneficio di chi non è sostenuto dalle istituzioni, ovvero i canili e i rifugi per gli animali abbandonati. Ma soprattutto volevamo andare a creare percorsi di autonomia e laboratori per i ragazzi de Il Sole, su attività che non sono quelle a cui hanno accesso di solito, bensì rivolte all’artigianato, che possano condividere con la famiglia o comunque vivere in gruppo. Il mio augurio è che attraverso questi laboratori, visto che ne faremo altri, possano per loro nascere opportunità lavorative sia all’interno di Kpet che in aziende partner”.

“Ogni anno si produce, anche sul nostro territorio, una grande mole di scarti tessili – ha aggiunto Riccardo Pagnini, Project Manager di Kpet Charity - noi ci siamo concentrati sull’idea che partendo da questi rifiuti si potesse portare un beneficio reale agli animali. Il tema delle difficoltà legate al freddo con cui queste strutture combattono ogni anno è spesso sottovalutato: Kpet ha provato a dare una svolta andando a sostenere chi ha realmente bisogno di materiale. Ringrazio tutte le persone che si sono messe in gioco per cucire le coperte, e le aziende che ci hanno fornito il materiale. Ci auguriamo che siano sempre di più le realtà che vogliono darci una mano e i rifugi che chiamano per avere sostegno, sapendo di trovare in Kpet un alleato fedele”.

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