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La liturgia offre la continuazione dei viaggi di San Paolo. I nomi delle località indicano quanto sia stato attivo l’apostolo nel suo pellegrinare. Le comunità sono già evolute. Non si tratta più di piccole riunioni nelle case di qualcuno, ma di comunità che sono già organizzate
Sono due i sentimenti che le letture di oggi ci suggeriscono. La prima è l’universalità del cristianesimo; la seconda la presenza amorevole del Signore con il popolo dei battezzati
In questa domenica, subito dopo Pasqua, l’attenzione è rivolta alle persone che aderiscono alla nuova religione: sono molte ed entusiaste. Il Vangelo insiste ancora sulle vicende della risurrezione. L’episodio di Tommaso dimostra le perplessità che, anche tra gli apostoli, sono sorte sull’evento miracoloso
Oggi celebriamo la festa centrale di tutta le fede cristiana. E’ stata preceduta dalla Messa di Giovedì con i ricordi della cena del Signore e della lavanda dei piedi, Venerdì santo abbiamo ricordato la Passione e la morte di Gesù; Sabato sera abbiamo celebrato la veglia di preghiera per il giorno di festa
Siamo oramai alla vigilia della festa di Pasqua. Una festa ebraica, che ricordava l’uscita dall’Egitto e per questo, chi poteva, saliva al tempio di Gerusalemme per lodare e ringraziare Dio
E’ più facile, ascoltando la parabola del figliol prodigo, porre attenzione al figlio giovane, insipiente e svanito o sul padre che, pur di salvare il figlio, lo attende, spera nella ritrovata saggezza e lo riceve con grande festa, facendo ingelosire il fratello maggiore
La liturgia di oggi offre due scene che invocano non l’esperienza concreta della vita degli Ebrei e, più tardi, dei cristiani, ma la visione futura e, possiamo dire con certezza, la dimensione della speranza della fede