Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra
Cookie Policy,
potrai comunque modificare le tue preferenze in qualsiasi momento.
Sei già abbonato?
Accedi ai servizi per gli abbonati e alla gestione del tuo profilo
Accedi tramite i social
Oppure inserisci le credenziali con cui ti sei registrato sul sito:
Non sei abbonato?
Scopri quale delle nostre offerte fa per te
Per accedere integralmente a tutti i contenuti di Redattore Sociale, sottoscrivi un abbonamento. Consulta l’offerta di abbonamenti e scegli quello più adatto alle tue esigenze oppure contattaci per un’offerta personalizzata
Oppure inserisci le credenziali con cui ti sei registrato sul sito:
Per accedere integralmente a tutti i contenuti di Redattore Sociale, sottoscrivi un abbonamento. Consulta l’offerta di abbonamenti e scegli quello più adatto alle tue esigenze oppure contattaci per un’offerta personalizzata
Dall’omicidio di Alika Ogorchukwu al nuovo allarme sbarchi. Una riflessione di Carta di Roma sul racconto mediatico dell’immigrazione durante la campagna elettorale
La riflessione delle operatrici della nascita del Centro "Il Melograno" a partire dal caso della piccola di un anno e mezzo abbandonata per giorni a casa e morta di stenti: "E' ancora lontana una collettività che si prenda cura di ogni nuova nascita e sappia stare vicino alle madri e ai padri"
Per Stefano Trovato del Cnca gli obiettivi della legge sono chiari: ridurre o rendere difficili le possibilità di ingresso regolare di stranieri per lavoro. E così si precarizzano ancora di più le condizioni di vita
L’opinione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione di Arci. “Una legge che, inspiegabilmente, i governi di centro sinistra non hanno modificato. Ora serve una riforma dell’accoglienza”
Giulia Capitani di Oxfam Italia riflette sulla normativa che regola l’immigrazione in Italia: “Si è rivelata uno dei più raffinati apparati produttori di irregolarità e illegalità che il nostro ordinamento potesse concepire. Le alternative ci sono, bisogna continuare a intraprenderle”
Gianfranco Schiavone, presidente dell’Ics di Trieste e membro di Asgi, riflette sulla riforma ormai necessaria della legge sull’immigrazione che in questi anni ha condannato troppe persone "a vivere una condizione di irregolarità e marginalità sociale"
“Su la testa” è una rete di cooperative sociali che collaborano con o che sono promosse dalle Acli, una rete che ha affrontato molti degli aspetti drammatici di questi due anni di crisi pandemica e che il 30 giugno a Milano riparte con una ricerca e con un appuntamento intitolato “Il lavoro sociale è politico”
L'analisi di Roberto Rossini, portavoce dell'Alleanza contro la povertà: "Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che alla fine pagano sempre i poveri: sono i poveri che vanno in guerra, sono i poveri che subiscono gli effetti sociali più nefasti senza alcuno scudo stellare o sociale. La seconda è che essere poveri in una democrazia è una cosa, in una democratura un’altra"
L’analisi di Fabrizio Battistelli, presidente dell'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo – IRIAD: “Nel dibattito coinvolgente, a volte addirittura esasperato, il grande assente è la minaccia nucleare. Ovvero l'ipotesi che da un incidente che coinvolga un reparto o anche un singolo sistema d'arma della Russia e di un paese della Nato, si possa innescare un'escalation incontrollabile. Stupisce la rimozione del tema nucleare da parte dei politici italiani”
Ugo Melchionda riflette sulla divisione tra pacifisti e interventisti. “Se la Russia non accettasse la soluzione politica allora la resistenza armata e determinata del popolo ucraino intero dovrebbe essere supportata con l’aiuto logistico e militare e le sanzioni a livello internazionale”