Memoria paralimpica

Un archivio web dedicato al racconto della crescita del movimento paralimpico italiano dagli anni ’50 ad oggi. Il progetto ha visto anche la realizzazione del documentario “E poi vincemmo l’oro” e di una mostra fotografica in dodici pannelli

Il dottor Antonio Maglio e i pionieri di Ostia

Per non perdere il patrimonio di ricordi e narrazioni del gruppo del Centro Paraplegici di Ostia "Villa Marina", una memoria dal valore inestimabile sui primordi dello sport paralimpico, nel 2016 è stato realizzato il progetto Memoria Paralimpica - Nascita e sviluppo dello sport per disabili in Italia, con l’obiettivo di recuperare e mettere a disposizione dell’intera collettività le testimonianze dei diretti protagonisti e/o dei loro familiari e le foto più significative tratte dai loro album fotografici. Le loro vicende individuali, accanto alle immagini di vita sportiva e quotidiana all’interno del Centro Paraplegici di Ostia, permettono di fare luce su un pezzo di storia del nostro Paese su cui non si era fino a quel momento indagato abbastanza.

Il progetto Memoria paralimpica

La rete del progetto Memoria paralimpica

Promosso dal Comitato Italiano Paralimpico (con la partecipazione di Inail e Fondazione Italiana Paralimpica) e realizzato da Redattore Sociale, insieme a Zoofactory Film Production e a kapusons web agency, il progetto è sfociato nel sito web www.memoriaparalimpica.it, pensato e realizzato come un archivio multimediale della memoria (video interviste, filmati d’epoca, foto e immagini), facilmente fruibile e accessibile ai vari tipi di disabilità, con l’ambizione di raccontare un pezzo di storia dell’Inail, dello sport per disabili e dell’intero Paese. In particolare vi si trovano le interviste a 12 pionieri dello sport paralimpico e/o ai loro familiari (in formato integrale e per estratti e accessibili sia attraverso il sito sia attraverso Youtube): si tratta di Aroldo Ruschioni (con Tonino Degli Schiavi), Olver Venturi, Uber Sala e Irene Monaco, Silvana Martino, Lucia Marson (per il marito Roberto), Maria Arizzi (per il marito Antonio), Chiara e Serena Loi (per lo zio Vittorio), Stella Maglio (per Antonio Maglio), Gino Giorgi. Con i loro ci sono anche i racconti di Luca Pancalli, Carlo Di Giusto, Martina Caironi, Monica Contrafatto, Paola Fantato, Alvise De Vidi, Francesca Porcellato, Assunta Legnante, Alex Zanardi, Beatrice Vio, Vittorio Podestà, Cecilia Camellini, Pasquale Barriera.

Nell’archivio di “Memoria Paralimpica” ci sono anche

  • 900 foto inedite provenienti dagli album personali dei singoli testimoni, ma anche da altre fonti tra cui il Cpo di Ostia e l’Associazione Amo
  • 30 gallery multimediali contenenti le foto e i video raccolti
  • 4 video d’epoca realizzati dall’Inail
  • 5 canzoni cantate dal complesso del Centro Paraplegici di Ostia, tra cui una composizione musicale scritta ed eseguita dal dottor Antonio Maglio in persona
Antonio Maglio nel suo studio al Centro Paraplegici di Ostia

Antonio Maglio nel suo studio al Centro Paraplegici di Ostia.

E poi vincemmo l'oro

Il progetto mette a disposizione di tutti anche un documentario (“E poi vincemmo l’oro”, 56 minuti) sulla nascita e lo sviluppo del movimento paralimpico in Italia, i cui protagonisti sono dieci pionieri dello sport paralimpico (e/o loro familiari) affiancati da dodici atleti contemporanei che in quel momento si apprestavano a disputare le Paralimpiadi di Rio 2016. campioni moderni e contemporanei. Una selezione dei materiali raccolti è stata proposta anche su formato cartaceo, con un numero speciale della rivista “SuperAbile Inail”, edita dall’Inail.