24 aprile 2014 ore: 16:18
Economia

Senza dimora e l’ordinanza di Verona, il Cnca: “Il ridicolo che colpisce l’umanità”

Don Zappolini: “Multe a chi fa del bene e rimpatri per i senza dimora. Si rimane smarriti dinanzi a un tale livello di inciviltà. La società civile faccia sentire la propria voce in direzione ostinata e contraria”
Alberto Cristofari/A3/contrasto Povertà, senza dimora, uomo addormentato su panchina

ROMA - Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca)esprime il proprio sconcerto e una netta contrarietà alla decisione del comune di Verona di punire con un’ammenda chi offre cibo a una persona senza dimora nel centro storico.
“A Verona multe fino a 500 euro, a Venezia, Padova e Treviso un gruppo di lavoro congiunto e la richiesta di rimpatrio per i senza dimora - dichiara don Armando Zappolini, presidente del Cnca -. Si rimane smarriti dinanzi a un tale livello di inciviltà. Chi chiede l’elemosina è trattato come e peggio di un criminale, cacciato dai luoghi pregiati della città. E ora andrebbe sanzionato anche chi fa la carità”. 

“Un accanimento – per don Zappolini - che ritorna ciclicamente ormai da diversi anni, specie sotto elezioni, protagonisti amministratori di destra e di sinistra. Sarà la fine delle ideologie. ‘Patti di sicurezza metropolitana’ contro qualche decina di poveri cristi. Sarebbe tutto piuttosto ridicolo se non fosse in gioco la vita di esseri umani. La società civile faccia sentire la propria voce in direzione ostinata e contraria”.

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