Ancora danneggiata la scuola araba ''Il Nilo'' di Torino, esempio di multiculturalità
Le lezioni seguono quelle del Ministero dell’Istruzione pubblica, ma accanto a storia, geografia, italiano e inglese viene insegnata anche cultura e lingua araba. Amir Younes ne è il responsabile oltre ad essere presidente della Consulta dei cittadini immigrati istituita dalla Città di Torino: “Siamo riusciti a trasformare la nostra scuola in scuola pubblica, accessibile a tutti. E infatti alcuni nostri corsi sono frequentati anche da italiani che desiderano conoscere la nostra lingua. Siamo riconosciuti sia dalla Provincia che dallo Stato egiziano e questo è per noi un modo concreto di parlare di integrazione”. Una scuola che forse proprio per questa sua connotazione di multiculturalità e incontro tra persone di diversa provenienza e religione, dà fastidio. Anche se non si capisce ancora a chi: gli episodi di vandalismo di quest’anno non sembrano essere frutto di un intolleranza del quartiere dove la scuola opera da anni, a due passi dal Centro interculturale di Torino, il cuore delle iniziative di integrazione per la Città. Sembrano piuttosto aggressioni mirate costruite a freddo con l’intento di colpire un simbolo importante.
Comune e provincia come negli altri casi hanno promesso a genitori e studenti che le attività della scuola andranno avanti anche se qualcuno propone una sistemazione nuova, magari meno conosciuta e visibile.